Forse è giunta a conclusione la querelle tra Giorgia e Donatella Rettore. Dopo le parole pungenti della cantante di “Splendido Splendente” nei confronti della collega (“Giorgia è l’imitazione di Whitney Houston”, disse Rettore in un’intervista), era intervenuta anche Elsa, la madre di Tordani

Per settimane tra le due c’è stato un botta e risposta a distanza, al quale però l’artista romana non ha mai preso parte, scegliendo di restare in silenzio. In un’intervista al Corriere della Sera, Giorgia ha però deciso di rompere il silenzio: “A essere una copia di Whitney Houston ci metterei la firma! Poi certo mi ha ferito, anche se so che non si può piacere a tutti”. 

Poi Giorgia spiega quell’episodio privato citato da Rettore poche settimane fa: “Di Donatella ho un bellissimo ricordo, mio papà faceva il cantante e quando avevo 8 anni mi ritrovai a una cena dove c’era anche lei: ricordo questa ragazza bionda con le stelline appiccicate sugli occhi, ho passato la serata a guardarla come una dea. L’ho sempre adorata e quindi mi dispiace che lei non provi la stessa cosa. Però per me rimane la dea di quella sera”.

Rettore risponde (duramente) alla mamma di Giorgia e tira fuori un fatto privato: “Quando ero a casa sua…” Se in questi tempi mediocri ci mettiamo a criticare Giorgia, siamo all’assurdo  La mamma di Giorgia risponde a Donatella Rettore. Il post di fuoco sui social  Donatella Rettore: “Giorgia? Sopravvalutata. È l’imitazione di Whitney Houston”Il successo oggi: “Ritmi più serrati, forse io sarei una di quelle che non avrebbero retto”

Dopo il successo, arrivato in giovanissima età, alcuni cantanti non reggono la pressione, come ad esempio Sangiovanni e Angelina Mango. A tal proposito Giorgia ha dato una risposta sincera, quanto dolorosa: “Oggi hanno ritmi più serrati di quelli che avevamo noi. Non che lavorassimo di meno, però devono affrontare una pressione emotiva e psicologica, penso soprattutto ai social, che ti possono schiacciare; vivono cambiamenti di carriera repentini, mentre i nostri erano più dilatati nel tempo”. 

“Noi tra un disco e un altro provavamo un’altalena di sensazioni”, ha aggiunto la cantante spiegando che forse neanche lei avrebbe retto a tale stress se fosse diventata famosa oggi: “Adesso le provi fra un singolo e l’altro. Sui social i ragazzi vengono investiti da tante parole, da tanti giudizi che possono essere oggi meravigliosi e domani orrendi. Forse io sarei una di quelle che non avrebbero retto, non so se ne sarei uscita viva”.

Giorgia e il suo anno di rinascita

Il Sanremo 2023 per lei è stato uno spartiacque: “Dopo quel momento di buco nero che abbiamo vissuto tutti, in cui non sapevo bene da dove ripartire, cosa fare, chi essere, è arrivato il film con Rocco Papaleo che per me ha rappresentato un momento di ripresa della creatività”. Poi c’è stato X Factor: “È stata una sfida, come dire a me stessa: ‘vediamo se ce la faccio’, un modo per vincere certe mie rigidità”.  

“Per me sbagliare era come morire – ha aggiunto Giorgia -. Il fatto di rimettermi in gioco in un ambiente in cui non mi sentivo sicura invece si è rivelato un nutrimento importante. Così quando sono ritornata alla musica ho adottato lo stesso principio: era come ricominciare da zero, ma con la consapevolezza di una carriera alle spalle”.

Le donne nel mondo della musica

Il nome di Giorgia è l’unico nome femminile presente nella top 30 degli artisti italiani più ascoltati nel mondo. La sua bravura non viene messa in discussione, ma è sintomatico di un problema. “Credo che oggi in Italia ci sia una generazione di donne formidabili, ma se fanno più fatica è per qualcosa di archetipico, inconscio, sedimentato nei secoli: per le donne le rughe sono una colpa, per l’uomo un tratto affascinante. Oggi bisogna proporre modelli diversi, anche alle donne stesse che spesso sono quelle che remano contro”, ha dichiarato la cantante.