“Che senso ha il Ponte dello Stretto? Quando c’è la gioia di prendere un traghetto e godersi un’isola come la Sicilia. Speriamo che non si faccia, lo dico per i siciliani e la loro autonomia azzurra”. Lo afferma Renato Zero, in occasione della presentazione al Brancaccio di Roma del suo nuovo album ‘L’Orazero’ in uscita il 3 ottobre.
Dopo due anni dall’ultimo album in studio – “Autoritratto”, era il 2023 – l’artista romano torna con un nuovo progetto discografico con il quale si prepara anche a riabbracciare il pubblico dal vivo. “L’OraZero” è composto da 19 tracce inedite (solo una già stata pubblicata, “Senza”). Qui RenatoZero – che il 30 settembre spegne 75 candeline (“sono 75 debutti”, afferma dice lui) – racconta se stesso e il mondo come solo lui sa fare, con una continua ricerca di espressione artistica e lessicale.
L’OrazeroTour, che prende il via 24 gennaio nella sua Roma si concluderà proprio al Palarescifina di Messina in aprile, dopo aver toccato Firenze, Torino, Mantova, Conegliano, Bologna, Pesaro, Eboli, Bari.
Già a Messina a novembre dello scorso anno, l’artista non aveva fatto mistero della sua bocciatura al progetto sull’attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria. “Vogliono ciucciare ancora soldi”, aveva detto in quell’occasione e c’è da giurarci che non risparmierà altre bordate.
Intanto sono 23 le date, prodotte da Tattica, la sua etichetta, in giro per l’Italia dove l’artista presenterà il nuovo lavoro insieme ai suoi brani simbolo. Fra le tracce c’è anche un brano che parla di pace: “L’arte per la pace puo’ fare molto – ha sottolineato l’artista – oltre a lenire il dolore. Ma la pace non ha solo una dimensione collettiva, è anche personale. Oggi ci si insulta ai semafori, sul pianerottolo. Al contrario, dovremmo tutti cercare pace dentro, ciascuno dentro di se'”. L’album è stato realizzato con la collaborazione anche di altri artisti come Mariella Nava, autrice per lui della famosissima “Spalle al muro”, con l’orchestra romana e con musicisti di Budapest.