Emanuele Ragnedda, il 41enne reo confesso dell’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne scomparsa l’11 settembre a Palau e uccisa nella sua tenuta vitivinicola ad Arzachena ha ammesso l’omicidio, cercando però di giustificarsi ed evocare la legittima difesa. Una spiegazione che non ha convinto la gip Marcella Pinna, che ha convalidato il fermo disponendo il carcere per omicidio volontario e occultamento, aggravati dall’uso di arma da fuoco. Non solo, ora gli inquirenti sentiranno anche la fidanzata di Ragnedda per cecare di far luce sull’accaduto.