Il Mondiale di ciclismo 2025 a Kigali si è chiuso con l’ennesimo trionfo di Tadej Pogacar, capace di imporsi su un percorso massacrante e di centrare la doppietta iridata. Per l’Italia il miglior piazzamento è arrivato grazie a Giulio Ciccone, sesto al traguardo dopo una prova generosa.
Tuttavia, resta il rammarico in casa Italia per un podio che manca dal 2019, quando Matteo Trentin sfiorò l’impresa in Gran Bretagna, e addirittura di un titolo che manca dal 2008, quando Alessandro Ballan alzò le braccia al cielo a Varese. Le prospettive a breve termine non sembrano particolarmente rosee. Nel 2026 sarà Montreal a ospitare la prova iridata, con un circuito che si annuncia perfetto ancora una volta per Pogacar, grande favorito per una possibile tripletta.
Ad oggi la nazionale azzurra non sembra disporre di corridori in grado di giocarsela alla pari con i grandi interpreti delle salite lunghe e dei percorsi duri. Le speranze per invertire la rotta sono riposte nel talento di Lorenzo Finn, astro nascente del ciclismo azzurro. Dopo aver conquistato il titolo mondiale junior nel 2023 e quello under 23 nel 2024, il giovane ligure rappresenta il nome più atteso per il futuro. Il Mondiale del 2027, in Haute-Savoie, potrebbe essere il primo grande banco di prova per vederlo competere con i migliori del mondo.
Se per i percorsi duri bisognerà attendere la crescita di Finn, nel 2028 l’Italia potrebbe invece tornare a sognare grazie a Jonathan Milan. Il tracciato di Copenaghen, in Danimarca, sarà infatti favorevole ai velocisti, e il friulano avrà la possibilità di giocarsi le proprie carte.