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SUSA – Lunedì 29 settembre 2025 il giudice delle udienze preliminari di Torino Antonio Serra Cassano ha condannato con rito abbreviato a 4 anni e 4 mesi di reclusione Salvatore Gallo, 84 anni. Gallo, ex dirigente della Sitalfa fino al 2015, società controllata della Sitaf e già politico di spicco del Pd piemontese, è stato processato con altre 17 persone nell’ambito dell’inchiesta Echidna sulla presenza della ‘ndrangheta nel Nord-Ovest.
Gallo non era alla sbarra per vicende di criminalità organizzata, ma per le accuse di peculato e corruzione elettorale: scambio di favori in cambio di voti a una candidata alle elezioni amministrative di Torino 2021.
Salvatore Gallo è stato assolto dall’accusa di tentata estorsione, ma condannato per alcuni episodi di peculato sull’utilizzo di carta di pagamento autostradali e tessere carburante. Inoltre è stato condannato per un episodio di corruzione elettorale, in relazione a uno scambio di favori in cambio di voti per alcuni candidati alle amministrative torinesi del 2021.
Per quanto riguarda il ruolo di dirigente Sitaf, Salvatore Gallo aveva ottenuto tessere Viacard a titolo gratuito da consegnare ad amici e conoscenti. Il pm Valerio Longi aveva chiesto per lui una condanna a due anni e dieci mesi di reclusione, ma il giudice gliene ha dati il doppio.
Il tutto nell’ambito dell’inchiesta «Echidna» che indagava sulle presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel Nord ovest e sugli appalti per i lavori stradali della Torino-Bardonecchia: oltre alla vicenda Gallo, sono arrivate anche altre 14 condanne e 4 assoluzioni.

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29 Settembre 2025

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