Al Palazzo Apostolico, venerdì mattina, si è svolto il primo faccia a faccia tra Papa Leone XIV e John Elkann, accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo. L’erede della famiglia Agnelli, oggi alla guida di Ferrari e Stellantis, a capo della Fondazione Agnelli e amministratore delegato di Exor, è arrivato in Vaticano al volante di una Jeep Grand Cherokee. Con sé ha portato un regalo scelto con cura: il modellino di una Ferrari SF90 XX Stradale, vettura simbolo dell’ingegneria più recente di Maranello, regalato di persona a Sua Santità. L’incontro, dai toni diretti e concreti, ha messo al centro la responsabilità sociale delle imprese, la sostenibilità ambientale e l’uso etico della tecnologia.

Un settore in pieno cambiamento

In un momento di trasformazione per il settore automobilistico, tra transizione elettrica e riorganizzazione produttiva, Elkann ha fatto visita in Vaticano. L’udienza ha permesso alla Chiesa di esprimere la propria visione su temi attuali come la responsabilità etica delle imprese e il bene comune. L’incontro conferma la volontà del Vaticano di dialogare con chi guida le scelte industriali e tecnologiche, affinché queste siano orientate non solo da criteri economici ma anche da valori umani.

Il rapporto tra la famiglia Agnelli e l’istituzione ecclesiastica ha una lunga storia alle spalle. Gianni Agnelli, figura fondamentale del capitalismo italiano, ebbe infatti rapporti diretti con Paolo VI e Giovanni Paolo II, soprattutto nei momenti cardine della storia torinese. Quegli scambi di opinioni vertevano su lavoro, responsabilità sociale e ruolo dell’impresa nel tessuto collettivo.

Anche durante il pontificato di Francesco, John Elkann fu ricevuto diverse volte in Vaticano, proseguendo una tradizione che oggi trova un nuovo contesto. Con Leone XIV, che per i suoi spostamenti utilizza un Multivan Volkswagen e una Mercedes Classe G elettrica, il dialogo assume una particolare rilevanza: oltre ai temi dell’industria e del lavoro, al centro dell’incontro ci sono la transizione ecologica e il futuro delle comunità globali.

La posta in gioco

Orgogliosamente donato da Elkann al Pontefice, il modellino della Ferrari SF90 XX Stradale simboleggia l’ingegno umano e la spinta della tecnologia al massimo livello, ma apre altresì un interrogativo: in che modo la ricerca della perfezione meccanica può tradursi in responsabilità verso il Pianeta? Come può una vettura concepita per esprimere pura potenza trasformarsi in banco di prova per soluzioni sostenibili? Per Leone XIV, il compito è inserirsi nella conversazione senza scendere nel merito delle soluzioni tecniche, con focus sul rispetto della Terra e sulla necessità che l’innovazione non diventi mai disumanizzante.

Uno sguardo oltre i confini

È plausibile immaginare che nei prossimi mesi il Vaticano allargherà il dialogo ad altri protagonisti dell’industria automobilistica, italiana e internazionale. I dialoghi con manager ed imprenditori contribuiranno a costruire una piattaforma di confronto che tenga insieme sia la stretta visione economica sia quella sociale e spirituale. Attraverso l’udienza, il mondo religioso si impegna a essere presente là dove si assumono scelte in grado di influenzare il destino di miliardi di persone nei decenni a venire.