Il via della campagna vaccinale è dietro l’angolo: si parte formalmente il 1° ottobre, con i giri del motore destinati ad aumentare progressivamente dai giorni seguenti. Per l’antinfluenzale in particolare, da mercoledì potranno cominciare le somministrazioni nelle Asst per gli operatori sanitari, i pazienti ricoverati e quelli seguiti nei percorsi ambulatoriali e le donne in gravidanza.
Over 60, donne incinte e bambini
Dalla stessa data entrano in campo i medici di base e i pediatri di libera scelta, che appena ricevuti i vaccini potranno iniziare con le inoculazioni: questa prima fase è dedicata alle «categorie target», come gli over 60, le gravide, bambini e ragazzi dai 6 mesi ai 17 anni, i 18-59enni con patologie a rischio, i lavoratori dei «servizi essenziali», familiari e caregiver di persone fragili.
E ancora, scattano anche le iniezioni per gli ospiti di strutture residenziali come Rsa e Rsd. Altra data cerchiata col rosso è il 13 ottobre: la campagna diventerà «universale», cioè chiunque potrà aderire, e inizieranno a vaccinare anche le farmacie per i maggiorenni. Infine, dal 20 ottobre pure i centri delle Asst potranno immunizzare l’intera popolazione, non solo le fasce prioritarie.
Le prenotazioni
Come ci si prenota? Le Asst procedono alla «chiamata attiva» per i propri pazienti, mentre medici di famiglia e pediatri hanno le consuete agende legate agli ambulatori, per le farmacie e gli hub delle Asst si utilizzerà il portale . La Regione ha pianificato l’acquisto di 2,7 milioni di dosi, la distribuzione sarà legata al fabbisogno: in provincia di Bergamo un anno fa si raggiunsero 222.452 persone.
La prima fase della campagna vaccinale è dedicata alle «categorie target», come gli over 60, le gravide, bambini e ragazzi dai 6 mesi ai 17 anni, i 18-59enni con patologie a rischio, i lavoratori dei «servizi essenziali», familiari e caregiver di persone fragili.
Nei giorni scorsi, inoltre, il ministero della Salute ha diffuso la circolare sull’anti-Covid, che prevede target simili. Dalla Regione, in attesa di ulteriori indicazioni, è stato anticipato che anche questa immunizzazione potrà essere prenotata dal proprio medico di base oppure tramite «PrenotaSalute» e nei centri vaccinali e nelle farmacie dall’11 ottobre; è confermata la co-somministrazione.
«Il picco è atteso per fine anno, va ricordato che il vaccino ha effetto circa due settimane dopo averlo ricevuto. Dunque è meglio non attendere dicembre, ma farlo tra ottobre e novembre»
Un mix di virus
Sulla base dell’ultimo report della Regione, attualmente in Bergamasca si possono stimare quasi 6mila casi settimanali di «sindromi simil-influenzali», in linea con la curva epidemiologica di un anno fa. È un calderone, questo, dove convivono molti virus: «L’incidenza è in aumento – osserva Enrico Bombana, direttore della Struttura Vaccinazioni e Sorveglianza delle malattie infettive dell’Asst Bergamo Est -. Il Covid rappresenta una quota significativa di queste infezioni, insieme ai rhinovirus (responsabili ad esempio dei raffreddori, ndr) e ai virus para-influenzali, mentre l’influenza vera e propria ha una circolazione ancora molto limitata. Ma arriverà, e come ogni anno dipenderà da alcuni fattori: temperature, umidità, tempo trascorso nei luoghi chiusi». Calendario alla mano, «la tempistica della campagna è quella giusta, ma il vero e proprio inizio coinciderà con gli open day organizzati in tutta la Regione per il 18 e il 19 ottobre – aggiunge Bombana –. Resta fondamentale proteggere le persone più anziane e vulnerabili, ed è un dovere vaccinarsi anche se si è giovani ma si hanno contatti con persone a rischio».
Medici e farmacisti
Anche per Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, «iniziare così presto è una buona scelta. Il picco è atteso per fine anno, va ricordato che il vaccino ha effetto circa due settimane dopo averlo ricevuto. Dunque è meglio non attendere dicembre, ma farlo tra ottobre e novembre».