Le parole dell’ex team principal

Ciclicamente nel momento in cui la Ferrari si ritrova a fare i conti con un’annata, un momento storico, o un periodo particolare di una stagione in cui manca di competitività torna a suonare il ritornello dell’handicap legato all’unica sede a Maranello senza un distaccamento nel Regno Unito.

Audi, ad esempio, sarà tripartita tra Hinwil, Neuburg e Bicester, con l’ultimo tassello aperto in Inghilterra proprio per non rimanere esclusa dal ‘giro’ di ingegneri che possono cambiare scuderia spostandosi di poche miglia se non talvolta addirittura dall’altro lato della strada.

Intervistato da Tuttosport, l’ex team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene ha effettivamente sottolineato che dal suo punto di vista c’è un gap che la Scuderia e l’Italia in generale deve recuperare proprio a livello industriale: “Siamo un po’ in ritardo sui compositi e sull’aerodinamica perché i motori continuiamo a farli meglio di tutti – le parole di Arrivabene – gli inglesi nella zona di Oxford hanno sviluppato quel tipo di tecnologia e sono avanti. Per recuperare questo gap fatto di tradizione, ma anche di competenze e Università che sono molto vicine alla produzione, dobbiamo lavorare parecchio. Noi però stiamo arrivando. Ci vuole pazienza, ma la Ferrari è sulla strada giusta. In Inghilterra ci lavorano 30mila persone, non è solo vincere le corse, è progredire a livello industriale”.

Secondo Arrivabene Vasseur è la persona giusta per continuare a guidare la Ferrari, anche se parte in svantaggio non essendo italiano: “Una supercar è fatta di 5mila componenti e hai quattro anni per metterla a punto. In una F1 ne hai 50mila e hai sei mesi. Se commetti un errore te lo porti dietro per tutta la stagione ed è molto difficile correggerlo. Vasseur è una persona seria e ne capisce. Io avevo la vita facile perché parlavo italiano e riuscivo a cogliere tutte le sfumature, tutte le parole e le idee di chiunque”. Sulla SF-25 a livello di progettazione sono stati commessi errori sulla sospensione posteriore e tornando all’esperienza di Arrivabene in Ferrari in merito all’errore che ci si porta dietro per tutta la stagione con grandi difficoltà a correggerlo si può ipotizzare che un riferimento possa essere la scatola del cambio della SF16-H del 2016, vettura che ‘fletteva’ troppo mettendo in crisi il cambio soggetto a impreviste rotture.