Il Pharmaceutical Group of the European Union (PGEU), nel suo ultimo rapporto sul ruolo strategico della farmacia dei servizi per le cure primarie non si limita a chiedere riforme e investimenti strategici, ma fornisce una mappatura dettagliata che attesta l’evoluzione del farmacista quale attore chiave della sanità territoriale.

La farmacia come Hub clinico

Il report è il risultato di un’analisi capillare condotta in 33 Paesi europei – UE e non-UE –, dove sono stati mappati un totale di 47 servizi distinti offerti dalle farmacie, con una media di 26 servizi per ciascun Paese: una ricchezza di prestazioni che dimostra come la farmacia sia diventata un vero e proprio hub clinico di prossimità.

I servizi sono raggruppati in sei aree d’intervento, con una ripartizione che evidenzia il peso crescente della funzione clinica delle farmacie.

Dispensazione

I servizi di dispensazione – che rappresentano il 23% dei servizi mappati – pur essendo alla base della professione, vanno oltre la mera erogazione. Questa area, attiva universalmente, include attività cruciali come la sicurezza dei farmaci, l’efficacia dei costi attraverso la sostituzione di farmaci branded con i generici e una consulenza esperta.

All’interno di questa area vengono identificati 9 servizi: il rifiuto di dispensazione per motivi di sicurezza è un servizio quasi universale, presente in 27 paesi UE e 5 non-UE, così come i servizi notturni fruibili in 25 paesi UE e 6 non-UE. A seguire, la sostituzione di un farmaco di marca con il generico – 24 paesi UE e 6 non-UE, la consegna dei farmaci a domicilio – presente in 23 paesi UE e 4 non-UE, la dispensazione ripetuta (18 paesi UE e 6 non-UE), la contraccezione di emergenza (16 paesi UE e 4 non-UE), e, da ultimo, la fornitura urgente di farmaci con obbligo di prescrizione senza ricetta (13 paesi UE e 3 non-UE).

Promozione della salute

Tra i servizi mappati, al secondo posto si collocano quelli di promozione della salute (21%), centrali per la sanità pubblica, volti alla prevenzione e all’educazione della popolazione anche attraverso campagne mirate. Questa categoria include 8 distinti servizi di cui l’educazione sanitaria risulta quella maggiormente diffusa (27 paesi UE), seguita da programmi orientati alla cessazione del fumo (22 paesi UE e 5 non-UE) e alla vaccinazione somministrata dal farmacista (già presenti in 16 paesi UE e 3 non-UE).

Gestione individuale del caso

Questi servizi personalizzati (19% di quelli mappati) consentono un’assistenza personalizzata a pazienti con regimi terapeutici complessi, in poli-trattamento o in transizione di cura e includono la revisione dei medicinali, la riconciliazione (per pazienti in transizione di cura) e la formulazione galenica (il servizio più diffuso, in 25 paesi UE e 5 non-UE). Il loro obiettivo è ottimizzare i trattamenti complessi e ridurre gli effetti avversi.

Gestione delle malattie

Quest’area rappresenta il 17% dei servizi mappati, e ricomprende servizi essenziali per i pazienti cronici e complessi, supportando l’aderenza terapeutica e l’autocura.La categoria include complessivamente 9 servizi. L’istruzione terapeutica è attiva in 17 paesi UE e 6 non-UE e i teleconsulti sono disponibili in 24 paesi UE e 5 non-UE, facilitando la continuità assistenziale.

Servizi di screening

Questi servizi (16% di quelli mappati) estendono il ruolo di sanità pubblica del farmacista, consentendo diagnosi precoce e intervento tempestivo. La categoria include 9 servizi, di cui la gestione delle malattie comuni e la farmacovigilanza sono quelli maggiormente diffusi (entrambi presenti in 24 paesi UE e 6 non-UE), seguiti da screening per patologie come diabete e ipertensione (20 paesi UE e 6 non-UE), rinvio ad altri professionisti (18 paesi UE e 2 non-UE), fornitura di kit di auto-test (7 paesi UE e 1 non-UE), accesso ai servizi sanitari (7 paesi UE), medicina predittiva (6 paesi UE e 3 non-UE), pianificazione degli esami (2 paesi UE e 1 non-UE).

Servizi basati su HTA e servizi digitali

Ancora minoritari (4% dei servizi mappati), ma in forte crescita, questi servizi (come le cartelle cliniche elettroniche condivise in 9 paesi UE) sono destinati a trasformare la farmacia, migliorando la comunicazione e i processi decisionali clinici.

Superare barriere legali ed economiche

Il PGEU sottolinea quanto i servizi in farmacia non siano più aggiuntivi ma una componente essenziale per le cure primarie. Tuttavia, per sbloccare il pieno potenziale di questa rete capillare, è necessario un cambiamento strategico di politica.

Le farmacie garantiscono un accesso sicuro, equo e tempestivo ai medicinali e forniscono un supporto critico alla salute pubblica; il loro ruolo è tuttavia limitato da barriere legali e regolamentari obsolete e da un’inadeguata remunerazione. A tale riguardo, il PGEU rivolgendosi alle istituzioni europee, chiede di:

  • rimuovere le barriere legali e regolamentari che limitano l’erogazione di servizi clinici innovativi;
  • garantire una remunerazione appropriata e coerente che rifletta il valore clinico e di sanità pubblica dei farmacisti;
  • promuovere l’integrazione sistemica delle farmacie nei sistemi sanitari nazionali, in particolare in aree come la prevenzione, la vaccinazione, la gestione dei disturbi comuni e la salute digitale.

In sintesi, il report del PGEU non solo riconosce il ruolo essenziale del farmacista europeo, ma spinge per una piena valorizzazione professionale e finanziaria, ritenuta indispensabile per la sostenibilità e la resilienza dei sistemi sanitari futuri.