“Da due mesi non riesco a prenotare una gastroscopia in ospedale, insieme a una serie di altri esami che riguardano il cuore e gli occhi. Tutti esami prescritti dopo una visita neurologica per cercare di capire a cosa fosse dovuto il mio problema di salute. Vista annebbiata, dolori ai muscoli, problemi allo stomaco e il cuore che fa le bizze. Non proprio il simbolo della salute. Ma niente: né in farmacia, né con i numeri messi a disposizione dall’ospedale, è stato possibile prenotare. Al momento a Parma non ci sono posti, nessuna disponibilità. E ancora oggi, due mesi dopo, non sono riuscito a prendere un solo appuntamento. Stanno negando il mio diritto alla salute”.
E’ la storia di Daniele, 51 anni, che racconta quanto gli sta accadendo dopo un problema di salute che lo ha portato a dover eseguire alcuni esami. “La trafila è stata la solita: medico curante, impegnative, prenotazioni su due fronti: gastro da un lato e neurologo dall’altro. Solo quest’ultima prenotazione è andata a buon fine. Mi hanno fissato la visita dopo due mesi, ma almeno è stata possibile prenotarla, mentre per la gastroscopia non c’erano posti disponibili già in agosto. Tutto a data da destinarsi, purtroppo: nessuna possibilità oggi, né fra una settimana, un mese o un anno. Nulla. Mi hanno detto di riprovare, per vedere se ci fosse stata qualche disdetta, cosa che ho fatto qualche giorno dopo, una settimana dopo e anche un mese dopo, soprattutto con la gastroscopia. Niente, stessa risposta su tutti i fronti. I terminali non consentivano la prenotazione per mancanza di disponibilità. I farmacisti, sconsolati, sono arrivati a dirmi che forse sarebbe meglio fare tutto privatamente, per accelerare le tempistiche”.
Nel frattempo, la visita neurologica viene fatta. “Mi prescrivono altri esami: oculistici e cardiologici. Vado a prenotarli il giorno stesso, ma la risposta è la stessa della gastro. Anche in questo caso, in farmacia, dal terminale non risultano posti disponibili. Mi chiedo: ma davvero paghiamo così tante tasse e quando abbiamo un problema significativo di salute non è possibile farsi visitare per mancanza di posti? Davvero la regione mette i ticket sui farmaci, e poi nessuno si interessa alle liste d’attesa che addirittura adesso impediscono la prenotazione degli esami a tempo indeterminato? Davvero ci siamo ridotti così?”
Daniele ha fatto due conti: “Questi esami sono urgenti e fondamentali per indagare sul mio problema di salute. Se non trovo posto nelle strutture pubbliche a breve, sarò costretto ad andare privatamente: sono 4 esami, e con una media di 150/200 euro, ho calcolato di spenderne 800. Ma forse anche di più, visto che la gastroscopia ha costi maggiori. Mi chiedo se tutto questo sia normale in uno Stato che dice di voler garantire la salute pubblica a ogni suo cittadino”.