Finisce 0-3 con le reti di Cancellieri, Castellanos e Zaccagni. Padroni di casa raramente pericolosi, ma Provedel non concede nulla


Filippo Grimaldi

Giornalista

29 settembre 2025 (modifica il 30 settembre 2025 | 08:54) – GENOVA

Rinascita Lazio (con merito), il Genoa è travolto e scivola sempre più giù in classifica. Tre a zero per i biancocelesti che scacciano via tensioni e cattivi pensieri, ritrovando la vittoria dopo ventinove giorni e risalendo in classifica con le perle di Cancellieri e Castellanos, prima della rete di Zaccagni che ha chiuso la sfida nella ripresa. Gara, comunque di fatto già in mano ai biancocelesti all’intervallo, perché gli uomini di Vieira hanno avuto un sussulto sul finire del primo tempo, ma per il resto – a parte l’episodio del rigore dato e poi tolto ai rossoblù – non sono riusciti a opporre una valida resistenza contro un avversario nettamente superiore sul piano tattico e dell’intensità, che ha sorpreso i padroni di casa sin dalle battute iniziali della gara. Insomma, l’emergenza post derby di Sarri con un centrocampo da inventare è rimasta solo sulla carta, in una gara dalla posta in palio altissima per entrambe le squadre. Il Genoa ha dovuto rimandare ancora una volta la prima vittoria stagionale in campionato: con la stessa formazione battuta in extremis a Bologna, i rossoblù hanno palesato i soliti problemi in attacco, dove Colombo ancora una volta non è riuscito a segnare. Per il resto, trequarti con Ellertssn e Vitinha larghi sulle fasce, Malinovskyi al centro, mentre la Lazio – tre sconfitte nelle prime quattro gare -, senza gli squalificati Guendouzi e Belahyane, è passata a un inedito 4-4-2 che si è rivelato devastante per la squadra di casa. Basic è stato reinserito in lista al posto di Dele-Bashiru, in una mediana a quattro che in fase di possesso diventava un 4-2-4, con Cancellieri e Zaccagni alti. 

uno-due—  

L’avvio della Lazio è stato travolgente. Vasquez ammonito dopo ventiquattro secondi per frenare l’affondo di Castellanos. E al 4’ biancocelesti già in vantaggio, con un’azione avviata da Basic e chiusa dalla triangolazione vincente Cancellieri-Castellanos-Cancellieri, che batte con un diagonale preciso Leali. Ma qui i rossoblù hanno responsabilità pesanti, perché la difesa è troppo alta e lascia un’autostrada all’autore dello 0-1. Gol splendido, Genoa annichilito. Wilson, che sostituisce in panchina lo squalificato Viera, cerca le contromisure. Grifone sorpreso e in affanno, Leali esce dall’area e chiude su Cancellieri, mentre gli ospiti vanno per linee verticali, mostrando idee e coraggio, figlio di quel gol che mette la gara in discesa. Vitinha (22’) calcia sul secondo palo, Provedel c’è. Due minuti dopo ancora il portoghese serve Colombo in area biancoceleste: girata al volo, palla altissima. Ma la Lazio non molla e la sua pressione è premiata dal raddoppio alla mezz’ora con Castellanos, bravo a mettere in rete sull’assist di Marusic, che si infortuna e deve lasciare il campo: dentro Hysai. Poco prima dell’intervallo, doppia occasione Genoa con Ellertsson e Colombo: Provedel decisivo, il punteggio non cambia. 

reazione sterile—  

Il Genoa inizia la ripresa con grande intensità, ma il 4-4-2 non dà sbocchi a Colombo e compagni. Reazione sterile e poco lucida, anche perché le ripartenze genoane sono frenate dalla densità biancoceleste in mezzo. Al 13’ l’arbitro Ayroldi fischia un rigore al Genoa per il tocco di Romagnoli con il braccio destro, ma dopo un check alla Var, l’arbitro revoca la sua decisione giudicando non “punibile” l’intervento del difensore bianconceleste non punibile. Sulla ripartenza, gara chiusa con il gol di Zaccagni, che sul secondo palo appoggia in rete dopo la prima conclusione di Cancellieri deviata da palo e Leali. Tre a zero Lazio e partita finita. Vieira toglie Masini, Malinovskyi, Vitinha e Colombo, dentro Ekuban, Ekhator, Stanciu e Carboni, ma il Genoa va a fiammate, mentre la squadra di Sarri va a un passo dal quarto gol ancora con Cancellieri, che calcia altissimo a un passo dalla porta. Lazio in gestione, Genoa in affanno. Ora la situazione dei rossoblù si fa critica. Domenica li attende la trasferta al Maradona, con una classifica che fa davvero paura. 

caso zanfrillo—  

Ieri intanto si è svolto il Consiglio di Amministrazione della società rossoblù: nulla trapela dal club, ma da alcune informazioni raccolte lo stesso CdA ad eccezione di un consigliere ha approvato il bilancio che si è chiuso il 30 giugno scorso e che ora verrà portato all’esame dell’assemblea degli azionisti in programma a fine ottobre. Inoltre, il CdA, ad eccezione di uno dei membri, ha votato che si porti all’esame dell’assemblea la revoca del mandato ad Alberto Zangrillo, già presidente del club, per “giusta causa”, legata ad azioni o operazioni intraprese dallo stesso Zangrillo nei confronti della società e di alcuni dirigenti dello stesso club.

A breve il servizio completo