“Ogni anno in Campania i nuovi casi di tumore registrati sono oltre 35mila – sottolinea Alfredo Budillon, direttore scientifico del Pascale -. I pazienti corrono rischi maggiori di contrarre patologie con complicanze talvolta pericolose. Per esempio, tra chi è colpito da una neoplasia e l’Herpes Zooster si è dimostrata una correlazione maggiore del 40% rispetto al resto della popolazione. Ciò è dovuto ad una minore efficienza immunitaria provocata dalla malattia e dalle terapie. Anche l’influenza stagionale può esporre un malato oncologico a complicanze talvolta mortali, come la polmonite. Le vaccinazioni sono quindi funzionali ai trattamenti anti-tumorali e devono essere somministrate tenendo conto delle condizioni di salute generali e del percorso di cura. Spetta all’oncologo stabilire il calendario vaccinale e sensibilizzare pazienti e caregiver.”Purtroppo non sempre ciò avviene. Negli ultimi anni si è notato, infatti, una certa “esitazione vaccinale” dovuta a falsi miti sul rapporto tumori-vaccini. “E’ invece indispensabile – sottolinea Franco Perrone, presidente nazionale Aiom e ricercatore del Pascale – promuovere una maggiore cultura sul tema sia tra gli specialisti che fra la popolazione”.Assai impegnata su questo fronte è la Rete Oncologica Campana (ROC) coordinata dall’Istituto Pascale. “Tra i compiti della Rete – dice Sandro Pignata, oncologo del Pascale e responsabile scientifico ROC – vi è anche la promozione delle vaccinazioni e siamo convinti che debba iniziare da una corretta informazione. E’ un aspetto sempre più importante nella lotta al cancro, che per molte forme siamo in grado di cronicizzare. Da un punto di vista operativo come Rete abbiamo creato percorsi vaccinali ad hoc per le persone fragili o immunodepresse. La sanità pubblica territoriale deve erogare le immunizzazioni e se è necessario come ROC mettiamo a disposizione operatori specialistici che aiutano il sistema delle cure primarie. In alternativa, si può prevedere la vaccinazione direttamente nelle divisioni di oncologia dove il paziente già riceve visite e trattamenti. Questo comporta diversi benefici fra cui una maggiore adesione alla vaccinazione stessa. Infine, un ruolo rilevante deve essere svolto dai medici di medicina generale che a loro volta devono sensibilizzare e informare i singoli assistiti”.La campagna La Vaccinazione nel Paziente Oncologico è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione AIOM per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 Regioni prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo (vaccininelpazienteoncologico.it), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.