Le trasferte asiatiche sono appena cominciate e i piloti della MotoGP sono pronti ad affrontare la sfida di Manadalika. Lo scorso GP del Giappone ha decretato il successo a sorpresa di Pecco Bagnaia, nel fine settimana in cui Marc Marquez si è laureato campione per la nona volta e ha eguagliato Valentino Rossi. Per questo motivo i riflettori saranno puntati su Pecco Bagnaia, autore di un hat-trick da applausi a Motegi. Il torinese è tornato a sentirsi pienamente a suo agio sulla Desmosedici GP25. Il precedente successo era avvenuto a inizio campionato ad Austin.
Il diciottesimo appuntamento della stagione si correrà nel fine settimana compreso tra il 3 e il 5 ottobre sulla pista di Mandalika. I fan raggiungeranno la regione dell’Isola di Lombok, per un appuntamento che ha già regalato emozioni nelle tre edizioni passate. Dopo due GP in Indonesia, alla fine degli anni ’90, che videro trionfare le Honda di Mick Doohan, nel 1996, e Tadayuki Okada, nel 1997, la tappa è tornata in calendario dopo 25 anni. Miguel Oliveira si aggiudicò la sfida nel 2022 su KTM, mentre nei due anni successivi la Ducati ha fatto la voce grossa rispettivamente con Pecco Bagnaia e Jorge Martin, che non ci sarà per l’ennesimo infortunio.
Sfida senza calcoli
La Casa di Borgo Panigale ha già vinto il titolo costruttori e Marc Marquez si è laureato campione del mondo. I piloti saranno completamente liberi di giocarsela senza troppi pensieri d’ora in avanti. Nel 2024 la Sprint Race fu vinta da Pecco che precedette Enea Bastianini e Marc Marquez. Jorge Martin, scivolato nella gara breve, si rifece con gli interessi nella sfida domenicale, imponendosi nel Gran Premio davanti a Pedro Acosta e al torinese.
Dopo il feeling ritrovato a Motegi sulla Rossa, Pecco avrà bisogno di riconfermarsi ad alti livelli. Nell’appuntamento di Motegi i tifosi hanno ammirato il vero Bagnaia, aggressivo e perfetto nelle staccate. La ricetta magica della resurrezione del rider piemontese va rintracciata nelle modifiche apportate alla sua Ducati GP25 durante i test ufficiali di Misano del 15 settembre. Dopo un weekend italiano da dimenticare, concluso con zero punti, i tecnici si sono messi a disposizione per trovare la quadra. Nessun pacchetto miracoloso ha stravolto la GP25, ma le diverse sperimentazioni si sono rivelate decisive, consentendo a Bagnaia di riavvicinarsi a soluzioni simili alla Desmosedici dello scorso anno, come forcella e forcellone.
L’appello di Bagnaia
Nel motociclismo attuale, proprio come accade in Formula 1, una modifica può determinare un cambio radicale, soprattutto nel feeling con la moto. Pecco è andato anche più forte di Marc che aveva l’obiettivo di chiudere la contesa mondiale e non commettere errori nella scorsa tappa. I due rider del team factory hanno due stili di guida molto diversi: Pecco necessita di una Ducati impeccabile per rendere al massimo, mentre Marc riesce a sopperire alle lacune con una guida più aggressiva e meno pulita. Al termine della tappa di Motegi, ai microfoni di Sky Sport, Bagnaia ha dichiarato:
“È un gran peccato non aver potuto sfruttare il potenziale di questa moto. Questo è stato il primo weekend in cui mi sono sentito al meglio e abbiamo fatto paura. Sarò anche un testone, ma l’ultima persona che smette di credere in me sono io. Come uomo sono molto orgoglioso. Parlano i fatti, questo è il nostro livello”.