Esordio a San Siro in Champions League per Chivu che – secondo il Giorno – starebbe pensando ad una mossa a sorpresa

Stasera per Cristian Chivu ci sarà l’esordio in Champions League in quel di San Siro. La squadra e il tecnico ci arrivano con ben altro umore rispetto al match giocato ad Amsterdam contro l’Ajax, con vittoria per 2-0 ad aprire le danze nella League Phase.

“Riscaldati i cuori con tre successi a fila, Chivu deve ora smorzare gli entusiasmi e mantenere gli equilibri, della piazza e di squadra. «Teniamo i piedi per terra e pensiamo solo a questa partita», è il mantra del tecnico, il cui augurio è riuscire «a dare spazio a tutti». La felicità a maggioranza è raggiungibile, quella di tutti è quasi utopia, in uno spogliatoio con 24 elementi. Al tecnico non dispiacerebbe vedere Bonny (possibile sorpresa di stasera) per qualche minuto in più, ma poi ci sono le necessità legate al dover vincere, l’obbligo di non spezzare il filotto per evitare di ricadere nell’umoralità da saliscendi”, si legge sull’edizione odierna de il Giorno.

Quattro titolarissimi, che hanno inizialmente o totalmente riposato a Cagliari, torneranno in campo dall’inizio: Sommer e Acerbi non hanno giocato contro i sardi e ci saranno questa sera, Dimarco e Dumfries riprenderanno il loro posto sulle fasce. “L’azzurro vive la vigilia in conferenza stampa al fianco dell’allenatore e coglie l’occasione per un stilettata a chi ha lasciato il timone nel giugno scorso. «Io in crescita? È più facile trovare la condizione se non esci matematicamente al 60’…», affermazione che fa fischiare in automatico un paio di orecchie a Riad. Il lascito di Inzaghi è comunque ancora presente in diverse manifestazioni.

In campo: il modulo rimasto uguale, le gerarchie che i nuovi arrivati faticano a scalfire. Fuori: i risultati dell’ultimo esercizio di bilancio, approvato ieri dal Consiglio d’Amministrazione e su cui è forte l’impronta data dal percorso in Europa e dal conseguente accesso al Mondiale per club. A Monaco il sogno è diventato un brusco risveglio, ma i numeri sono lì da vedere: utile netto di 35,4 milioni di euro, il primo segno “più“ dopo quindici anni, con ricavi a 567 milioni (record per la Serie A) e un centinaio investiti in strutture ad Appiano e Interello. A metà ottobre arriverà anche l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci, ancora con Marotta in qualità di presidente”, la chiosa del Giorno.