PIEVEPELAGO. Si chiama Emanuel Benjamin de Sant’ana Balbinot, è nato il 14 marzo 2007 in Brasile a Blumenau (poco più di 300mila anime nello Stato di Santa Caterina), ma è cittadino italiano e gioca da terzino sia nel settore giovanile del Real Madrid che con la nazionale azzurra Under 20, impegnata nel mondiale di categoria (prima gara contro l’Australia, vittoria per 1-0 dei ragazzi di mister Nunziata con Benjamin titolare). La particolarità è che un po’ ovunque si legge che Emanuel è italiano per via dei nonni di Pievepelago solo che… non è vero.
La cittadinanza
Il ragazzo, che ha due fratelli entrambi nel settore giovanile dell’Atletico Madrid, è figlio di Alves Balbinot Jefferson che a sua volta è discendente di una famiglia di immigrati registrati all’epoca come residenti nella diocesi di Vittorio Veneto e nel Comune di Caneva, in provincia di Pordenone. E cosa c’entra Caneva con Pievepelago? C’entra la legge italiana che, fino ai recenti cambiamenti, permetteva a qualsiasi discendente di avi italiani di prendere la cittadinanza attraverso un periodo di residenza (di almeno venti giorni) in un qualsiasi comune della nostra Repubblica. Il padre di Emanuel nel 2016 è stato effettivamente residente per un mesetto a Pievepelago, è stato visita più volte dai vigili urbani del Comune che si sono sincerati della sua permanenza nel nostro Appennino e ha ottenuto la cittadinanza che, per lo ius sanguinis, è stata direttamente passata ai tre figli. Alves Balbinot è stato effettivamente residente a Pievepelago fino al 2023, quando si è iscritto all’Aire (il registro degli italiani che risiedono all’estero) e ora, insieme ai figli e alla moglie, vive a Madrid. Emanuel, effettivamente, è italiano ed è registrato all’Aire presso il Comune di Pievepelago a cui non lo unisce solo il cognome “de Sant’ana” (come se venisse da Sant’Anna Pelago…) ma appunto l’iscrizione come cittadino a tutti gli effetti.
I sogni di Emanuel
Emanuel, a “Cronache di Spogliatoio”, ha detto: «L’Italia mi ha dato l’opportunità di giocare in nazionale e la ringrazio molto. Spero di conquistare molti altri titoli con gli azzurri dopo l’Europeo Under 17 (vinto lo scorso anno, ndr). Indossare questa maglia è una sensazione unica, già quando senti l’inno percepisci che è una cosa diversa dalle altre, porta con sé responsabilità e impegno. Abbiamo fatto un torneo spettacolare e grazie a Dio ne siamo usciti campioni. Il mio sogno è esordire nel Real Madrid, ma sogno anche il calcio italiano. Una squadra preferita in Italia però non ce l’ho. Il giorno in cui il Madrid mi ha chiamato non lo dimenticherò mai: ero in chiesa con la mia famiglia, era domenica mattina. Il giorno dopo avrei dovuto firmare con il Siviglia. Ti chiama la migliore squadra del mondo, e che fai? È stato devastante, bellissimo, unico» conclude Emanuel. Che adesso vuole portare avanti l’Italia nel Mondiale Under 20 e che poi aspettiamo per un giro a Pievepelago.
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