Il percorso di un paziente oncologico in Umbria, dopo il progetto firmato Regione-Università, inizierà tutto con un Cip (Codici identificativi
di percorso) dove sarà inserito progressivamente tutto l’iter del paziente, prestazioni, cure, criticità, risultati e sarà utile monitorare tempi e per eventuale cambio di cure. Un cip che può essere tranquillamente girato a consulenti o ad altre equipe regionali o fuori regione. Questa importante novità rientra in un piano innovativo e molto più ampio: ovvero la nuova rete oncologica – presentata alla Scuola Umbra di Amministrazione pubblica – che riguarda i primi cinque percorsi preventivi diagnostico- terapeutici assistenziali dedicati ai tumori della mammella, del polmone, della prostata, del colon e del retto.

La Rete oncologica: come funziona, i servizi e la Telemedicina

La rete permette al paziente di essere curato, assistito, con qualità ed equità delle cure, in maniera uniforme su tutti i centri oncologici dell’Umbria. La rete finalmente condivide il percorso a tutti i livelli condividendo la presa in cura del paziente con strutture ospedali, servizi territoriali, medicina generale e associazioni dei pazienti, rafforzando la continuità assistenziale e la prossimità delle cure. Per migliorare i tempi, evitando ritardi o ore di attesa, la rete oncologica punta moltissimo sulla rete: Telemedicina, teleconsulto e teleriabilitazione diventano strumenti quotidiani per favorire l’integrazione delle competenze e migliorare la qualità delle decisioni cliniche. Con questi servizi si possono evitare trasferte continue dei pazienti oncologici e allo stesso tempo seguire con maggiore frequenza le cure e la riabilitazione fino ad arrivare alla consultazione tra specialistici direttamente in rete con entrambi in possesso dell’intero percorso del paziente in digitale.

Istituito l’ufficio d’accoglienza “Punti di orientamento locale oncologico”

Altra grande novità: Una delle principali novità organizzative è l’attivazione dei Polo (Punti di orientamento locale oncologico), presenti in ogni azienda sanitaria: spazi dedicati all’accoglienza e all’ascolto, con apertura prefissata e numero telefonico dedicato, presso cui il paziente con sospetta o accertata diagnosi oncologica può rivolgersi per essere preso in carico. Nei Polo operano oncologi e infermieri-case manager, in grado di programmare prestazioni, attivare i gruppi oncologici multidisciplinari e monitorare la continuità del percorso.

Proietti: Ogni cittadino avrà accesso agli stessi diritto di cura

“Con la Rete oncologica regionale – ha sottolineato la presidente Stefania Proietti – vogliamo garantire che ogni cittadino umbro, indipendentemente dal luogo di residenza, abbia accesso agli stessi percorsi, agli stessi standard di qualità e agli stessi diritti di cura. È una rete che mette al centro la persona, sostenuta dal lavoro straordinario di professionisti, istituzioni e associazioni, e che si avvale di strumenti digitali e innovativi per rendere i percorsi più sicuri, rapidi ed equi. La rete è un investimento concreto sulla salute e sulla fiducia dei cittadini nel Servizio sanitario regionale”.

Esultano le associazioni

Con la rete oncologica i volontari del gruppo Insieme Umbria contro il Cancro parlano di svolta e di chiara volontà delle istituzioni di migliorare il servizio mettendo al centro il paziente. “Da anni chiediamo che la Rete oncologica regionale diventi davvero operativa – ha dichiarato Anna Maria Biancifiori, coordinatrice del gruppo Insieme Umbria contro il cancro. Oggi possiamo finalmente dire che si sta aprendo una fase nuova. Per la prima volta percepiamo la volontà politica di accelerare i tempi, di ascoltare i pazienti e di rendere più chiari i percorsi di presa in carico. È un segnale che riconosciamo e apprezziamo. Con una rete moderna, efficiente e uniforme, siamo fiduciosi che l’Umbria possa tornare a essere un modello di eccellenza nella cura oncologica”.