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Il sipario sulla stagione 2025-26 della Reyer Venezia si alza ufficialmente al Taliercio con il match di EuroCup che vede i lagunari contrapposti all’Aris Thessaloniki.
Si tratta di un primo test importante per gli orogranata, che dai due precedenti (entrambi risalenti alla scorsa stagione) con la squadra di Salonicco sono si sono sempre usciti vittoriosi. Il passato però è alle spalle e l’Aris ha cambiato decisamente faccia rispetto al roster che lo scorso si appropriò del ruolo di fanalino di coda del Gruppo B, racimolando solo 3 vittorie in 18 match. I greci, così come la Reyer, hanno infatti rivisto in maniera importante la composizione della squadra e contano su maggiore esperienza e talento, volti a soddisfare l’imperativo di competere ad alto livello nella competizione europea.
Reyer Venezia 81-85 Aris Thessaloniki: l’analisi del match
La Reyer Venezia cade nel suo primo match ufficiale, con l’Aris Thessaloniki che espugna il Taliercio e si porta a casa la vittoria nel primo turno della EuroCup 2025-26 (oltre al primo successo contro i lagunari).
Grande prova della squadra greca, che nella ripresa sfrutta tutte le concessioni dei propri avversari per allungare e prendere in mano le redini della partita. Gli uomini di coach Karaicic, spinti da una folta e arrembante tifoseria giunta in quel di Mestre, si affidano soprattutto alle giocate di Jones e Forbes, alternando soluzioni individuali a giocate collettive. Discreto anche il livello difensivo offerto dalla squadra ospite, che a difesa schierata mette spesso in difficoltà la Reyer e non concede tiri facili.
L’Aris, che chiude con il 60% da due e il 42% da tre (figli di ottime penetrazioni e tiri aperti), dopo aver guidato l’ultima frazione quasi sempre con due possessi pieni di vantaggio, nel finale resiste alla rimonta degli orogranata, non commettendo errori rilevanti nella roulette dei tiri liberi e difendendo ottimamente nel possesso decisivo.
Dall’altro lato per Venezia si tratta di un esordio da dimenticare. Le note negative arrivano su ambo le metà campo, con la truppa di coach Spahija che si dimostra troppo altalenante. Quando i padroni di casa decidono di alzare i giri in difesa si nota una certa differenza, il problema è che ciò è avvenuto solo nella prima frazione e solo a tratti nella seconda metà di gara. Troppi i tiri aperti concessi dal perimetro, così come innumerevoli sono gli attacchi al ferro andati a buon fine per i giocatori i bianconero. In fase offensiva invece è il gioco collettivo ad andare a corrente alterna, con le iniziative individuali che non mettono alcuna pezza. Ai 20 assist si affianca così un 28% da tre punti (nato soprattutto da forzature) e un bottino da soli 14 punti messo in piedi dal duo Cole-Valentine (a cui si aggiunge un Wiltjer che dopo dei primi 8′ da 10 punti, sparisce). Altro dato negativo sono i liberi, con Tessitori e soci che chiudono con un 15/25 che risulta molto pesante considerando l’andamento punto a punto.
Nel finale Venezia ci mette il solito cuore per provare a raddrizzare un match che era scivolato via via dalle proprie mani, ma i padroni di casa non riescono a concretizzare due occasioni e subiscono anche il contropiede del -4 conclusivo.
Il tabellino del match
Parziali: 27-20; 22-29; 16-21; 16-15
Totali: 27-20; 49-49; 65-70; 81-85
Umana Reyer Venezia: Tessitori 4, Cole* 8, Horton* 13, Lever 4, De Nicolao, Candi 7, Bowman 14, Wheatle 4, Nikolic, Parks* 9, Wiltjer* 12, Valentine* 6. Rimbalzi: Horton 7. Assist: Valentine 6. Coach: Spahija
Aris Thessaloniki Betsson: Long 2, Lefas NE, Jones* 26, Forbes* 18, Forester* 2, Poulianitis 10, Gkiouzelis 2, Bochoridis* 4, Kazamias, Enoch 8, Harrell Jr* 13, Antetokounpo NE. Rimbalzi: Jones 8. Assist: Jones 6. Coach: Karaicic