Il 27 luglio 2025 è partita l’undicesima edizione della Transcontinental Race, una delle competizioni di ultracycling più importanti al mondo. E quest’anno l’evento ha segnato un cambio storico.

Dopo dieci edizioni con partenza da città del Nord Europa (Bruxelles, Geraardsbergen, Burgas), la TCR11 è partita da Santiago de Compostela, in Spagna, e si concluderà a Constanța, in Romania, sulle sponde del Mar Nero.
Un cambio netto di direzione: da ovest a est, con un percorso completamente ridisegnato attraverso Pirenei, Alpi e Balcani.

strada dell'assietta

La Strada dell’Assietta, photo credit TCR

Transcontinental è una gara diversa

Ieri si è conclusa la corsa più seguita al mondo: il Tour de France. Dopo 21 tappe e 3.300 km, 160 corridori (sui 184 partiti inizialmente) hanno tagliato il traguardo finale, ciascuno supportato da un’intera squadra di meccanici, massaggiatori, direttori sportivi e veicoli d’assistenza. Ogni dettaglio, dalla nutrizione al cambio ruote, è gestito da un team dedicato.

Ben diversa è la filosofia della Transcontinental Race con circa 420 partecipanti. Non è una gara a tappe, né una competizione professionistica. È una sfida estrema di autonomia e resistenza, dove ogni ciclista pedala da solo, senza alcun supporto esterno. Deve scegliere il proprio percorso tra i checkpoint obbligatori, gestire da sé alimentazione, riposo, riparazioni e navigazione.

Qui non ci sono ammiraglie al seguito, solo la propria determinazione.

Chi partecipa deve essere pronto a pedalare di giorno e di notte, ad affrontare caldo, pioggia, vento, e ad adattarsi continuamente.

Quest’anno la TCR ci tocca da vicino. Passa per l’Italia e coinvolge ciclisti italiani che affronteranno oltre 4.000 chilometri e decine di migliaia di metri di dislivello, in completa autonomia.

transcontinental race 2025Perché seguire Transcontinental Race anche dall’Italia?

Ci sono due motivi principali per cui quest’anno la Transcontinental riguarda da vicino anche noi. L’Italia è attraversata da tutti i partecipanti. Nel 2025, due dei cinque checkpoint ufficiali sono situati sul territorio italiano:

Checkpoint 1 Picos del Europa in Spagna;

Checkpint 2 Col de Tourmalet in Francia;

Checkpoint 3 sulla Strada dell’Assietta, nel cuore delle Alpi piemontesi, tra Cuneo e Susa;

Checkpoint 4 in Val d’Orcia, nel sud della Toscana, in provincia di Siena;

Checkpoint 5 in Burrel, Albania.

Questo significa che tutti i partecipanti dovranno attraversare le nostre strade, pedalando lungo l’arco alpino, l’Appennino e i territori centrali. Nei prossimi giorni sarà possibile vederli passare, in autonomia, su molte strade secondarie italiane, spesso in orari insoliti.

Secondo motivo per seguire l’undicesima edizione della gara Transcontinental è che tra i 420 iscritti, divisi tra partecipanti individuali e coppie, ci sono anche 13 italiani, tra cui una donna.

13 italiani in gara alla TCR11: chi sono

Riccardo Mosconi, Daniele Hosmer Zambelli, Andrea Saltini, Christian Chesta, Andrea Zandonà, Davide Guidetti, Andrea De Gruttola, Riccardo del Re, Matteo Castella, Samuele Tonello, Giorgio Emanuel partono come “solo” rider.

Omar Martinello, numero 341, meglio noto come Omero, è un ultracycler ed esploratore ambientale originario di Padova, che racconta le sue avventure outdoor su YouTube

Sarah Cinquini (unica donna italiana), numero 360, nata nel 1977, mamma a tempo pieno e ultracyclist dal 2018, ha partecipato a gare come Ultracycling Dolomitica, Adriatic Marathon, Transatlantic Way, Race Across Italy e NorthCape–Tarifa (prima italiana a portarla a termine in 29 giorni). Fa parte del team Follettiverdi.

Non ci sarà, invece, Omar Di Felice, uno degli ultracyclists italiani più noti: vincitore della Trans Am Bike Race 2023 in soli 18 giorni, è celebre come il “Cold Hunter” per le sue imprese in condizioni estreme come in Alaska o in Antartide. Ha partecipato alla gara lo scorso anno e si stava preparando con impegno per migliorare la sua performance quest’anno. Purtroppo, a causa di una brutta caduta, non potrà prendere parte all’edizione in corso.

Per loro, come per tutti gli altri, il regolamento è sempre lo stesso: nessun supporto esterno, nessuna squadra, solo autonomia totale. Devono gestire tutto da soli: percorso, alimentazione, riposo, meccanica.

Dove e come seguire la Transcontinental?

La Transcontinental Race TCR11 può essere seguita principalmente online tramite diversi canali ufficiali, poiché è una gara unsupported e dispersa su migliaia di chilometri attraverso l’Europa.

Live tracking a questo link: lostdot.cc/race/tcrno11

Ogni partecipante è dotato di un tracker GPS che aggiorna la propria posizione in tempo reale. Sulla mappapuoi vedere: Posizione di ogni ciclista, Velocità media, Ultima posizione aggiornata e checkpoint raggiunti.