All’Onu conferenza su soluzione a due Stati, Usa assenti

La Francia e l’Arabia Saudita copresiedono da oggi a New York una riunione dell’Assemblea Generale dell’Onu per discutere le possibilità di concreta attuazione della soluzione a due Stati, israeliano e palestinese, in un momento di forte tensione internazionale per il conflitto a Gaza e sulla questione del riconoscimento della Palestina in particolare. L’iniziativa, che sembrava destinata a rimanere marginale, ha acquisito nuovo rilievo dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato l’intenzione di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina a settembre. L’annuncio ha spinto altri Paesi a valutare un’iniziativa e ha suscitato una dura reazione americana. Secondo il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, la conferenza mira a rilanciare “una dinamica politica globale” che comprenda il riconoscimento dello Stato palestinese, la normalizzazione dei rapporti con Israele, la riforma dell’Autorità Palestinese e soprattutto disarmo ed esclusione di Hamas. Oltre 100 delegazioni sono attese alla riunione che proseguirà sino a mercoledì, tra cui il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa. Non parteciperanno invece né Israele né gli Stati Uniti, che hanno condannato l’annuncio francese sul riconoscimento della Palestina . Il presidente americano ha dichiarato che quello che dice Macron “non conta niente”. Attualmente 142 Stati membri dell’ONU riconoscono lo Stato di Palestina. La Francia punta a convincere anche Paesi riluttanti come il Regno Unito e la Germania, anche se Londra parla di un riconoscimento “nel quadro di un piano più ampio” e Berlino esclude mosse a breve termine. L’Italia ha definito “prematura” la mossa e vede il riconoscimento della Palestina come atto da compiere parallelamente allo Stato ebraico, quindi come meta di un processo negoziale.(Segue) Orm 281032 lug 25 Roma, 28 lug. (askanews) – Ieri un folto gruppo di ex ambasciatori italiani in pensione, tra cui figure di spicco come Pasquale Ferrara, Ferdinando Nelli Feroci, Stefano Stefanini, Pietro Benassi e Rocco Cangelosi, hanno indirizzato una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni, chiedendo che il governo italiano riconosca formalmente lo Stato di Palestina. Nel testo, i 34 iniziali firmatari parlano di un atto “di altissimo significato politico”, tutt’altro che simbolico, e chiedono che “due popoli, due Stati” non sia “solo uno slogan privo di senso compiuto e di qualunque credibilità”, ma un percorso negoziale da riattivare con decisione.