Sul web non si parla d’altro. La battuta infelice sui veneti del comico Enrico Brignano, ospite domenica in Rai da Mara Venier a “Domenica In”, è stata oggetto di polemica da più parti. L’attore romano, nel presentare lo spettacolo “I sette re di Roma“:“Lo spettacolo è un omaggio alla mia città, un amore che a volte ho anche odiato – ha dichiarato – Ho fatto spettacoli come Sono romano ma non è colpa mia, che ebbero molto successo. Mi esibii anche all’Arena di Verona, quando ancora si parlava di tricolore da bruciare o di Padania libera. Tu sei di zona Mara, capisci”. Ma la conduttrice ha specificato che è di Venezia. E da qui la battuta che ha infiammato la polemica: “Eh, sei di quella zona, quella massa de ’mbriaconi che ce l’aveva sempre duro. Perché l’alcol fa quest’effetto”. Parole che sono state maldigerite dai veneti e che hanno provato una pronta replica di alcuni esponenti politici, attori e anche personaggi del piccolo schermo. Tra questi anche il vicentino Lorenzo Battistello, tra i protagonisti assoluti della prima edizione del Grande Fratello. «Ci sono terre, come il Veneto, che hanno fatto dell’impegno, del lavoro e del silenzio la loro identità – ha scritto sui social l’ex gieffino che oggi vive a Barcellona e continua a lavorare nel mondo della ristorazione – Gente che non ha mai avuto bisogno di un riflettore per dimostrare il proprio valore. In Veneto abbiamo costruito senza far rumore, abbiamo retto il peso delle fatiche e delle responsabilità. E poi arriva chi, come Enrico Brignano, che per strappare un applauso facile, liquida tutto con: ‘massa de ’mbriaconi’. La verità è che a volte è più sobria la vita di chi beve un bicchiere, che lo spettacolo di chi non ha più nulla da dire. Alla salute Enrico chissà che ubriacandomi possa ancora ridere dei tuoi spettacoli».
La polemica è diventata, ovviamente, anche politica. «Brignano a me non ha fatto sorridere, non so se si possa definire satira, certo è offensivo nei confronti dei Veneti» ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. «Fare il comico al giorno d’oggi è sempre più difficile» ha commentato il sindaco di Treviso, Mario Conte«Oltre alla capacità di osservazione della realtà e le sue contraddizioni, la capacità di comprendere i cambiamenti, le mode, le generazioni e far fronte alla concorrenza e alla velocità del web, serve anche tanta curiosità. Far ridere nel 2025 significa anche saper scegliere la battuta, senza raschiare fra vecchi stereotipi tirati per i capelli, che già non facevano ridere una volta, figuriamoci adesso! Enrico Brignano ha un’ottima carriera alle spalle e sono certo che riempirà altri teatri e altre piazze. Proprio per questo non ha bisogno di queste battute. Che poi battute non sono. A volte, Enrico, basta una parola in meno per far ridere di più».
«Tra ieri e oggi tv e giornali hanno dato molto spazio al “caso Brignano”. Il comico, con un’uscita quantomeno infelice, ha dato degli ubriaconi ai veneti in diretta tv. Il governatore Zaia si è subito levato in difesa del Veneto, e ovviamente ha fatto bene» ha commentato il candidato del centrosinistra alle prossime regionali, Giovanni Manildo «Però indignarsi non basta. Bisogna anche lavorare con più energia per sovvertire un’immagine della nostra terra che, evidentemente, continua ad essere diffusa. Possiamo anche prendercela con il provocatore di turno, e stigmatizzare una battuta stupida e malriuscita: ma secondo me dobbiamo rimboccarci le maniche e imbarcarci in un lavoro per raccontare al resto d’Italia e del mondo cos’è la nostra regione. Scrigno di bellezza, fucina di innovazione. Altro che polentoni. Zaia ha ragione a indignarsi, però evidentemente in 15 anni nulla è cambiato».
«Se un uomo dello spettacolo per fare satira deve arrivare a offendere, come artista evidentemente non vale molto. Le parole di Enrico Brignano contro i veneti definiti ubriaconi sono semplicemente false ed offensive. Una vergogna in diretta nazionale. Brignano prima di venire in Veneto deve chiedere scusa alla nostra gente. Di teatranti di questo livello il Veneto può fare serenamente a meno». Queste le dichiarazioni della presidente della sesta commissione cultura del Consiglio regionale veneto, la leghista Francesca Scatto.
«Le parole pronunciate da Enrico Brignano a Domenica In non hanno nulla di satirico: definire i veneti una massa di ubriaconi? non è ironia, ma un’offesa ingiustificata che colpisce un’intera comunità. Il Veneto è una terra di lavoro, di cultura e di valori che meritano rispetto e non possono essere ridotti a una caricatura superficiale. Battute di questo genere rischiano di alimentare stereotipi inaccettabili e di sminuire l’immagine di una delle regioni più produttive e rappresentative d’Italia. Una comunità che dà tanto al Paese non merita di essere dileggiata, ma valorizzata e rispettata». Così il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Sandra Savino