Un ragazzino posa per le foto di rito al Masters 1000 di Shanghai al Qi Zhong Tennis Center. Foto Getty Images (4)
LO SHANGHAI MASTERS 1000 DEL 2025 PRENDERÀ IL VIA OGGI e si giocherà fino al 12 ottobre al Qi Zhong Forest Sports City Arena, cemento outdoor, in un impianto che è diventato ormai iconico con il suo tetto a forma di magnolia. Dopo l’assenza dal calendario 2020 al 2022 e la ripresa nel 2023, Shanghai è tornato a essere uno degli appuntamenti chiave del tour, il penultimo Masters 1000 della stagione prima di Parigi-Bercy e delle ATP Finals di Torino.
Per chi vuole seguire il torneo in diretta, l’evento è visibile su Tennis TV in streaming globale e sui canali ufficiali dell’ATP, mentre in Italia è coperto da Sky Sport Tennis e in streaming da NOW, con aggiornamenti anche attraverso i portali federali come SuperTennis. Un’occasione per guardare da vicino le sfide che possono cambiare la corsa al numero uno del mondo.
Sinner arriva a Shanghai da campione in carica: nel 2024 aveva battuto Djokovic in una finale memorabile, diventando il primo italiano a sollevare il trofeo in Cina. Quest’anno però la pressione è diversa. Con 1.000 punti da difendere, Jannik non può permettersi passi falsi. La condizione fisica sembra discreta, da ricordare il nuovo ingresso nel suo staff del fisioterapista Alejandro Resnicoff.
Sinner è finito nello stesso lato del tabellone di Djokovic, con cui sarà possibile la rivincita della finale della scorsa edizione in semifinale. Le sue chance passano dalla capacità di trovare continuità al servizio e di reggere i match lunghi sul cemento cinese, tradizionalmente rapido ma sensibile all’umidità. Le ultime settimane hanno mostrato un Sinner solido ma non sempre brillantissimo, e Shanghai diventa banco di prova per misurare la tenuta mentale e fisica in vista delle Finals di Torino.
Jannik Sinner è pronto a difendere il titolo a Shanghai.
Il campo dei partecipanti è tra i più ricchi dell’anno. Il grande assente sarà però Carlos Alcaraz che per problemi fisici accusati nell’Atp 500 di Tokyo – vinto ieri in finale contro Taylor Fritz – ha annunciato a sorpresa che non ci sarà a Shanghai.
- Novak Djokovic, quattro volte campione qui (ultimo titolo nel 2018), torna con la voglia di ribadire il suo ruolo di riferimento nel circuito maschile, anche se deve dimostrare di poter reggere il ritmo serrato dopo una stagione discontinua.
- Alexander Zverev, già vincitore a Shanghai nel 2019, resta tra i più accreditati outsider, insieme a Taylor Fritz, finalista a Cincinnati e sempre più incisivo sul veloce.
- Attenzione anche a Holger Rune e a Ben Shelton, capaci di esplosività improvvisa e avversari mai scontati per chiunque li trovi sulla sua strada.
- E poi c’è Alex de Minaur, uno che in Cina ha già trovato ottime prestazioni in passato.
La chiave sarà la gestione delle prime giornate: i Masters 1000 in questa fase del calendario non perdonano cali di tensione, e i punti in palio possono ribaltare scenari di classifica già al primo o secondo turno.
L’Italia si affida soprattutto a Sinner, che però non è l’unico azzurro presente. In tabellone ci sono anche Lorenzo Musetti, che cerca riscatto dopo un’estate complicata, e Matteo Arnaldi, in crescita costante e a caccia di punti preziosi per migliorare la propria classifica. Possibile anche la presenza di italiani provenienti dalle qualificazioni, una chance per accumulare esperienza in uno dei contesti più prestigiosi del tour. Per Musetti sarà un banco di prova importante: le condizioni veloci di Shanghai non sono le sue preferite, ma i colpi in anticipo possono diventare un’arma se ritrova fiducia. Arnaldi, invece, porta freschezza e la capacità di giocare senza troppa pressione. L’obiettivo, oltre a Sinner che punta in alto, è portare almeno un altro azzurro nelle fasi avanzate, confermando il buon momento del movimento italiano anche sul veloce asiatico.
Il montepremi complessivo di Shanghai 2025 è di oltre 9 milioni di dollari, con una distribuzione che riflette il peso del torneo nel calendario ATP. Il vincitore del singolare incasserà 1.124.380 dollari e soprattutto porterà a casa 1.000 punti ATP, un bottino che può cambiare radicalmente la corsa al numero uno. Il finalista riceverà 597.890 dollari e 650 punti, mentre i semifinalisti si fermano a 355.365 dollari e 400 punti.
I finalisti della scorsa edizione del Masters 1000 di Shanghai, Jannik Sinner e Novak Djokovic.
Anche i quarti valgono molto: 200 punti e 189.075 dollari. In un finale di stagione in cui i distacchi sono minimi, ogni vittoria a Shanghai pesa doppio: economica per il prize money, ma soprattutto tecnica per il ranking e per qualificarsi alle Finals di Torino. Per chi arriva in fondo, non è solo un titolo di prestigio: è la possibilità di indirizzare tutta la volata di fine anno.