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È ampiamente considerato uno dei più grandi film della storia del cinema, il gangster movie che ha lanciato una generazione di attori che avrebbero dominato la Hollywood degli anni Settanta e non solo. Le sue frasi sono diventate così famose da praticamente avere vita propria, mentre un attore in particolare, che nel film di Francis Ford Coppola interpreta il protagonista Don Vito Corleone, è diventato iconico nel suo costume di scena ancora oggi riconosciuto in tutto il mondo, nonostante il tempo trascorso. Il padrino è il cinema alla sua massima potenza. Ed è appena uscito su Netflix, dove può essere visto da chiunque possieda un abbonamento alla piattaforma.

Il padrino (1972), uno dei capolavori di Francis Ford Coppola, è stato considerato il terzo miglior film della storia del cinema da 480 registi interpellati nel 2022 da Sight & Sound, la rivista dell’associazione per la preservazione e la promozione dei film British Film Institute (BFI). In un’altra prestigiosa classifica, dell’American Film Institute (AFI), stilata nel 2007 con il contributo di 1500 personalità di Hollywood, Il padrino è ancora al terzo posto dei migliori film americani di sempre, mentre è al primo, come film migliore di tutti i tempi, nella classifica del 2008 della rivista Empire, stilata da 10 000 utenti del giornale, 100 esperti hollywoodiani e da 50 critici cinematografici di tutto il mondo, con la supervisione di registi cult come Quentin Tarantino e Mike Leigh.

Il padrino, quanti premi Oscar vinse

Il padrino fu premiato con tre premi Oscar, su 10 nomination totali: miglior film a Albert S. Ruddy; miglior attore a Marlon Brando (che in segno di protesta per le ingiustizie verso le minoranze, soprattutto i nativi americani, non si presentò alla cerimonia di consegna, facendo ritirare la statuetta dall’attrice di origine Apache Sacheen Littlefeather); miglior sceneggiatura non originale a Francis Ford Coppola e Mario Puzo.

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Michael Ochs Archives//Getty Images

Una sua frase in particolare è diventata iconica, venendo inserita al secondo posto della classifica delle migliori citazioni di tutti i tempi secondo l’AFI. Leggendaria anche la storia di produzione, tra i cui aneddoti rientra quello di un Marlon Brando che, per convincere i produttori, recitò al provino con dei batuffoli di ovatta nelle guance, che lo aiutarono a ottenere la caratteristica fisionomia del volto di Don Vito Corleone.

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Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).