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Ottantamila polli da abbattere, tra oggi e domani. Zone di protezione e sorveglianza, operatori che obbligatoriamente, venerdì, dovranno sottoporsi a tampone orofaringeo. Per loro, inoltre, è stata chiesta la vaccinazione preventiva.

Sono le decisioni prese, questa mattina, dall’unità di crisi locale dalla Direzione centrale salute, alla quale ha partecipato anche personale dell’Istituto zooprofilattico delle Tre Venezie, dopo il caso di influenza aviaria registrato in un allevamento di polli a Povoletto.

I capi destinati all’abbattimento immediato, quelli che si trovano nell’area del focolaio del virus, sono 80mila. Sotto osservazione, invece, sono finiti 57mila tra polli e galline ovaiole, di due allevanti, che rientrano all’interno delle zone di protezione e sorveglianza prontamente istituite. Al termine delle attività di monitoraggio e sanificazione, si deciderà se procedere con nuovi abbattimenti oppure se gli animali potranno essere commercializzati.

“Gli operatori che hanno avuto contatti diretti con i polli risultati positivi al virus – afferma Manlio Palei, direttore regionale della sanità pubblica veterinaria – venerdì dovranno sottoporsi a tamponi orofaringei. Per loro, inoltre, è stata chiesa la somministrazione preventiva del vaccino contro l’influenza aviaria. Al momento non esistono rischi diretti di trasmissione del virus all’uomo ma il rischio zero non esiste. Quindi l’attenzione resta alta”.

Il sindaco di Povoletto, Giuliano Castenetto, sta seguendo da vicino il caso. “Sono state messe subito in campo le misure necessarie per contenere la diffusione del virus – afferma – e monitoreremo attentamente perché queste vengano rispettate. All’azienda agricola interessata voglio esprimere, fin da ora, la massima solidarietà. L’abbattimento di migliaia di polli, infatti, comporta danni economici rilevanti. Mi auguro che gli indennizzi possano arrivare quanto prima”.