/
Mercoledì 01 Ottobre 2025
Era il primo ottobre 1975 quando iniziò a trasmettere la prima emittente “libera” della città Era nata di un’idea dei fratelli Germano e Sergio Campione insieme a Ettore Panzeri. Poi arrivò anche la tv
Una “voce” nell’etere per una data storica a Lecco: 1° ottobre 1975, cinquant’anni fa. È l’inizio ufficiale delle trasmissioni di Radio Lecco in modulazione di frequenza sui 102 mega hertz.La prima radio libera cittadina, o “radio pirata” come si diceva allora, avrebbe aperto la porta ad una svolta epocale nel settore, all’epoca monopolio della Rai.
Radio Lecco era una delle prime dieci-quindici radio in Italia e venne accolta con grande stupore e interesse da moltissimi neo-ascoltatori, quasi increduli di quello che stava avvenendo.
A dire il vero, bisogna ricordare che i primi vagiti risalivano a qualche giorno prima con le cosiddette “prove tecniche di trasmissione”. La primissima prova avvenne il 20 settembre alle ore 13 nei locali della Crl di Galbiate, in via Ettore Monti – Ponte Vecchio, di Enrico “Chicco” Riva che, con Marco Redaelli e Franco Todeschini di Erreti, aveva allestito gli impianti necessari per partire.
In onda andò musica e qualche invito a telefonare per le prime “dediche”, divenute poi un cavallo di battaglia delle radio libere. Il giorno dopo, di domenica, si andò oltre con le prime notizie sia di cronaca che di sport, visto che il Lecco Calcio giocava in casa con la Pro Patria. Ai microfoni il giornalista Germano Campione per la cronaca e il diciannovenne Marco Corti per lo sport.
Il giorno dopo la radio si trasferì in centro città, in due stanzette al terzo piano di via Del Pozzo 7, nel palazzo seicentesco che fu dell’Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. E qui diretta, dalle 21 alle 23, con notizie di Germano e Marco e musica con Pino, Elena, Betty e Mariangela. Mercoledì 24 settembre andò invece in onda una lunga intervista di Campione, in diretta, con il tecnico del Lecco Calcio, Oscar Massei.
Ma come nacque l’idea di Radio Lecco 102, l’emittente che diede il là ad una “stagione” di grandi trasformazioni locali in campo radiofonico, e poi televisivo, senza precedenti?
Ebbene, l’idea venne ai fratelli Campione, Germano e Sergio. Casualmente, nella primavera del 1975, durante un pranzo, Germano sfogliò, in attesa delle portate, la rivista Panorama e lì c’era un servizio sulle primissime radio “pirata” che si facevano avanti nel paese.
Lo fece vedere al fratello e subito scattò l’idea. Germano era un giornalista di 35 anni e suo fratello aveva uno studio di grafica pubblicitaria (Cp di via Cairoli 60) con Ettore Panzeri. In città poi non mancavano gli esperti di musica pronti a mettersi dietro una console, un mixer. Insomma, gli ingredienti c’erano tutti.
Il trio fratelli Campione e Panzeri diede così vita alla nuova società e dopo una visita a Radio Como acquistò al prezzo di centomila lire il primo trasmettitore: un Bonomelli usato e partì.
Quel 1° ottobre 1975 ci fu una vera e propria festa con ospiti in studio. Da subito Radio Lecco, diretta dallo stesso Germano Campione, coinvolse le istituzioni del territorio per un’emittente aperta sia all’informazione che alla musica.Notizie, cultura, informazioni di categoria, giochi e tanta musica in grado di coinvolgere molti ascoltatori.
Nell’agosto del 1976 Radio Lecco 102 lascia il centro città per trasferirsi in Via ai Poggi a Malnago in una villetta su due piani. Al piano terra la radio e al primo piano la nascente Tv.
Tv Radio Lecco chiuse i battenti nel 1989, poco prima dell’entrata in vigore della legge Mammì, quando ormai il fenomeno radiofonico e televisivo locale in città aveva visto nascere negli anni molte altre realtà. Chiuse fondendosi con Telespazio, poi Unica Lombardia, quindi Tele Unica e oggi Unica Tv.
La storia della nascita di Radio Lecco cinquant’anni fa non è costellata, nei primi mesi, solo di “rose e fiori”. Se è vero che a Lecco scatenò un nuovo fermento, lo stesso si può dire a livello istituzionale. Tanto che giovedì 13 novembre 1975, alle ore 14, due funzionari dell’Escopost (la polizia preposta alle telecomunicazioni) accompagnati dagli ufficiali della polizia giudiziaria del Commissariato di Lecco, si presentarono negli studi di Via del Pozzo con un mandato del pretore mettendo sotto sequestro la radio con tanto di sigilli.
Nel sequestro si faceva riferimento alla legge 103 sul monopolio radiofonico Rai, in contrasto però con la Costituzione circa la libertà di espressione con qualsiasi mezzo. Radio Lecco si rivolse così alla Associazione nazionale teleradio indipendenti con presidente l’avvocato Eugenio Porta di Genova, già intervenuto per altre situazioni del genere. Sarà Porta a depositare in Pretura a Lecco l’istanza di dissequestro predisposta con l’avvocato Francesco Giordano di Lecco.
E sarà il non dimenticato pretore di Lecco, Pietro Oriana, nell’udienza del 23 novembre, con una sentenza che farà storia, a rimandare ogni decisione alla Corte Costituzionale, assolvendo i tre soci e dissequestrando così di fatto Radio Lecco, che riprese le trasmissioni.
Trasmissioni che in quei quaranta e rotti giorni di vita pre-sequestro si erano già radicate in città e sul territorio con numerosissimi ascoltatori che tempestavano di telefonate i numeri telefonici della radio.
Pionieristica fu, il 5 ottobre, la prima radiocronaca in diretta locale di una partita del Calcio Lecco allo stadio Rigamonti. Si giocava Lecco-Seregno (0-0). I collegamenti avvenivano dalla tribuna in legno con un baracchino da radioamatori-Cb che inviava il segnale ad un altro baracchino in studio e quindi nel mixer e “on air”. Al microfono Marco Corti con interventi di Germano Campione e in regia Chicco Riva a gestire la complicata e ingegnosa operazione. A fine gara Corti intervistò il capitano Piero Volpi, oggi medico sociale dell’Inter e ortopedico all’Humanitas.
Di valore inestimabile la registrazione che Germano Campione custodisce ancora sull’originario apparato Uher (insieme ad ore di interviste) effettuata allo stadio “Rigamonti” il 14 marzo 1976 con l’integrale discorso di Sandro Pertini che, come presidente della Camera, consegnò alla città di Lecco la medaglia d’argento al valor militare per la lotta di liberazione.
Frammenti di storia della nostra città che Campione custodisce gelosamente per una esperienza che definisce «bellissima ed irripetibile in un periodo storico di grandi fermenti creativi del tessuto sociale lecchese».
Come le tante rubriche indimenticabili. È il caso di “Più idee per il tempo libero” curata da un giovanissimo aspirante giornalista quale Dario Cercek, “Previdenza e assistenza sociale” di Acli curata da un altrettanto giovanissimo Natale Castagna, oggi affermato imprenditore e presidente di Novatex Italia; ed ancora “Natura Natura” del Wwf, “Dialetto da salvare” con Amanzio Aondio, “Il vecchio borgo” con Aloisio Bonfanti, il “Tirabusson” con Roberto Santini, gli spazi curati da Unione commercianti e artigiani, i saggi e mai banali interventi di don Luigi Stucchi, “Pane burro e marmellata” per i bambini con Elena Torno e molte altre ancora negli anni. E via dicendo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA