Yvonne Sciò, attrice e regista, ha presentato al Marateale il suo “Womeness”, documentario che celebra la femminilità e le storie di cinque grandi donne, da Emma Bonino a Setsuko Klossowska de Rola. È l’ultima, più recente tappa di un tour che ha attraversato l’Italia, passando dalla Camera dei Deputati fino ad arrivare in Basilicata. «In questi giorni mi sveglio di notte, sono troppi eventi». Intanto ripercorre la sua carriera regalando svariati aneddoti, come quella volta in cui rifiutò un ruolo di nudo in un film di Sorrentino.
Gli inizi, il premio America e Womeness
È una carriera eclettica, la sua: attrice, regista, ex modella, imprenditrice, star di Non è la Rai, Yvonne Sciò ha iniziato a lavorare da giovanissima, a soli quattro anni, prendendo parte ad alcune pubblicità e posando per la madre, giornalista di moda. Nel 2024 ha ricevuto il Premio America: racconta che, trovandosi tra un Premio Nobel e un astronauta, pensava si fossero sbagliati. Invece no: le hanno risposto che «è un premio per la carriera, hai avuto tante vite, fatto un percorso interessante».
La sua ultima fatica è Womeness, documentario femminista che celebra cinque grandi donne: le italiane Emma Bonino e Dacia Maraini, l’artista Tomaso Binga, alias di Bianca Menna, che usa il proprio corpo come strumento contro il potere maschile, la compositrice e cantante iraniana in esilio Sussa Deyhim e infine Setsuko Klossowska de Rola, moglie di Balthus, scelta da Sciò «proprio in quanto antifemminista».
Gli aneddoti: il no al nudo per Sorrentino
Yvonne Sciò si racconta senza filtri, ripercorrendo la sua vita e la sua carriera: la breve permanenza a Non è la Rai, i lavori insieme a Nanni Loy e Mastroianni, e anche le esperienze meno piacevoli: «Lavorare con (Mario) Monicelli è stato un incubo, era molto maschilista».
Tra i provini tragici, cita quello per un film di Paolo Sorrentino: «Ho fatto un provino orrendo, mi hanno offerto un ruolo un po’ spinto, con una scena di nudo.
Non me la sono sentita, sono cresciuta dalle suore, e ho pensato a mia figlia, ormai i ragazzini stanno su Google e vedono le foto nuda e mi dà fastidio». Non le dispiacerebbe collaborare con il regista, in futuro, ma per il momento non ha progetti futuri: «Ho bisogno di un po’ di tempo per me».
Ultimo aggiornamento: lunedì 28 luglio 2025, 15:50
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