di
Floriana Rullo

Parla un amico dell’82enne che ha causato lo schianto in cui ha perso la vita con altre 3 persone: «Sua cognata mi ha riferito che era uscito di casa per comprare dei sonniferi»

«Con Egidio eravamo amici da una vita. Lui viveva da solo. Non so che cosa possa essere successo. Ieri quando sono arrivato a casa del fratello nessuno sapeva nulla. La moglie ha raccontato che gli aveva chiesto di comprare delle medicine, tra cui dei sonniferi e che era due giorni che non dormiva. Quando non lo hanno sentito si sono preoccupati. Pensavano si fosse addormentato e volevano buttare giù la porta. Poi non hanno visto la macchina e hanno chiamato gli ospedali, senza successo. Solo dopo i carabinieri gli hanno spiegato che cosa fosse accaduto». Giuseppe Valisi ha 82 anni ed è uno dei più cari amici di Egidio Ceriani (82enne), l’anziano di Magenta che ieri, 27 luglio, ha provocato una strage sulla A4

La ricostruzione

«Non sappiamo dove andasse – ripete -. Non era sposato. Viveva da solo. Abbiamo fatto le elementari insieme. Era una persona riservata. La cognata ci ha raccontato che non riusciva a dormire la notte e che prendeva dei sonniferi. Quello che e successo in autostrada ci ha lasciato senza parole: non solo Egidio non c’è più ma ha ucciso altre 3 persone. È un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa da quando l’ha saputo». 



















































La Polizia Stradale ha ricostruito come Egidio Ceriani, a cui due anni fa avevano rinnovato la patente consentendogli così di poter guidare, abbia imboccato contromano la A4 al casello di Arluno e abbia guidato per 7 lunghi chilometri. L’autopsia chiarirà se fosse sotto l’effetto di medicinali o sonniferi, quelli che aveva chiesto anche alla cognata, che vive nella stessa villetta, e che avrebbero dovuto farlo riposare dopo due notti passate senza dormire. Non si sa invece perché abbia preso l’auto e si sia diretto in autostrada.

La 37enne ancora grave

Resta Intanto in gravissime condizioni Silvia Moramarco, 37 anni. La donna, estratta dalle lamiere in gravi condizioni ha avuto la forza di chiedere ai vigili del fuoco: «Salvare mio marito». Ma per Amodio Giurni, 37 anni, originario di Tito in provincia di Potenza non c’era più nulla da fare. Si erano sposati da meno di 2 anni, il prossimo 19 agosto avrebbero festeggiato il loro secondo anniversario. Entrambi erano cresciuti nel paese alle porte del capoluogo lucano, dove ancora risiedono le famiglie, si erano trasferiti in Piemonte per lavoro. Lui bancario, lei architetto, ora ricoverata in prognosi riservata al Niguarda.

Estratti dalle lamiere senza vita anche Mario Paglino e Gianni Grossi, 38 e 52, designer di successo di Barbie da collezione vendute a migliaia di euro. La loro azienda, Magia2000 (dalle iniziali dei loro nomi) era un punto di riferimento nell’ambiente. I loro pezzi erano stati protagonisti di diverse mostre. Entrambi vittime di bullismo da ragazzini, la passione per le bambole li aveva uniti.
«Io e mio marito eravamo sulla rampa di uscita del casello di Arluno e quel tizio è sbucato contromano dalla curva – ha scritto su Facebook una signora – Siamo vivi per un soffio: mio marito ha sterzato non so come, un miracolo».


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28 luglio 2025 ( modifica il 28 luglio 2025 | 16:29)