CREMA – A settembre ci sarà un nuovo tentativo per trovare un gestore che riapra il Golf Crema Resort. Se l’operazione non dovesse andare a buon fine, l’enorme area sportiva verrebbe trasformata in terreno agricolo. Dalle palline da golf alle pannocchie di mais, tanto per intenderci. A confermarlo è Luca Fusarpoli, proprietario del Podere di Ombriano, che spiega la situazione anche a beneficio dei tanti appassionati cremaschi di questo sport, che si stanno appunto interrogando sul destino di quello che era uno dei migliori campi per la disciplina, soprattutto uno dei più ampi, con un percorso a 18 buche e uno a 9, oltre all’area per la pratica.
«A settembre — spiega Fusarpoli — avrò un incontro con una cordata non cremasca, interessata a rilevare la gestione. Credo che sarà l’ultimo tentativo. Se non si trovasse un accordo, non mi resterebbe che riconvertire il resort in area agricola. La richiesta non manca». Lasciarci crescere l’erba non serve a nessuno, tanto più che l’Imu sugli impianti sportivi è ben più elevata di quella sui terreni agricoli. Il campo di Ombrianello è chiuso in pratica da quasi un anno. Aveva fatto una pausa nel mese di agosto, in coincidenza con le ferie estive, ma poi non aveva più riaperto se non per un breve periodo.
La proprietà aveva ottenuto lo sfratto del precedente gestore, per inadempienze contrattuali, all’inizio di quest’anno, dopo di che si era mossa per cercare un nuovo conduttore. Un accordo sembrava essere stato trovato con la società che gestisce il Mantova Golf, ma all’ultimo momento tutto è saltato. A seguire c’era stato un secondo soggetto che si era avvicinato, ma anche in quel caso non se ne era fatto niente. Adesso arriva l’estremo tentativo di salvare il golf a Crema. Una città che negli ultimi due anni ha già perso la serie A1 di basket femminile e la serie B nazionale di basket maschile.