Libano, Onu: “Verificate 103 vittime civili dal cessate il fuoco con Israele”

Le Nazioni Unite hanno dichiarato di aver verificato la morte di 103 civili in Libano dal cessate il fuoco con Israele di novembre 2024 a settembre 2025, con l’Ufficio per i diritti umani che ha chiesto un rinnovato impegno per una tregua duratura. “Stiamo ancora assistendo agli effetti devastanti di attacchi di jet e droni in aree residenziali, così come vicino ai peacekeepers Onu nel sud”, ha dichiarato in una nota l’Alto Commissario per i diritti umani Volker Turk.

Israele ha continuato ad attaccare quasi quotidianamente obiettivi in Libano, solitamente affermando di prendere di mira miliziani o siti di Hezbollah, nonostante la tregua che mirava a porre fine a oltre un anno di ostilità, comprese due mesi di guerra aperta con il gruppo sostenuto dall’Iran. “Le famiglie semplicemente non sono in grado di iniziare a ricostruire le loro case e le loro vite, trovandosi invece di fronte al pericolo reale e concreto di ulteriori attacchi”, ha affermato Turk. “Centinaia di scuole danneggiate, strutture sanitarie, luoghi di culto, tra gli altri siti civili, sono ancora zone interdette, o al massimo, solo parzialmente utilizzabili”.

Secondo l’Ufficio, dal cessate il fuoco non ci sono state segnalazioni di uccisioni casate da proiettili sparati dal Libano verso Israele. Cinque persone, tra cui tre bambini, sono state uccise quando un drone israeliano ha colpito un veicolo e una motocicletta nell’area di confine di Bint Jbeil il 21 settembre. Turk ha chiesto un’indagine indipendente e imparziale sull’incidente, insieme ad altri che secondo lui sollevano preoccupazioni sul rispetto del diritto internazionale umanitario. Gli sfollati a causa delle violenze in corso sono oltre 80.000 in Libano e circa 30.000 nel nord di Israele. “In ogni momento, durante lo svolgimento delle ostilità, i civili e le infrastrutture civili devono essere protetti e il diritto internazionale umanitario pienamente rispettato, indipendentemente dalle affermazioni di violazioni del cessate il fuoco”, ha detto Turk, sottolineando che “l’attuazione in buona fede del cessate il fuoco è l’unica via verso una pace duratura, e i suoi termini devono essere rispettati”.