Esce dal carcere il trapper Baby Gang, arrestato l’11 settembre per detenzione di una pistola clandestina, e va ai domiciliari, con braccialetto elettronico, in una comunità terapeutica per un percorso di “disintossicazione”. Lo ha deciso la gip di Milano, Fiammetta Modica, accogliendo l’istanza dell’avvocato Niccolò Vecchioni e ritenendo attenuate le esigenze cautelari che avevano giustificato la custodia cautelare in carcere per il cantante, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, ai vertici delle classifiche di streaming con quasi 3 milioni di follower.
L’arresto
Il trapper, 24 anni, era finito in carcere dopo che i carabinieri, in un’inchiesta più ampia della Procura di Lecco, lo avevano trovato in una camera d’albergo a Milano con una semiautomatica con matricola abrasa dentro un porta tovaglioli. A casa sua a Calolziocorte, nel Lecchese, erano state recuperate altre due pistole. L’inchiesta era partita dal ritrovamento di un mitragliatore AK47, riconducibile alla famiglia Hetem (sono stati arrestati) utilizzato “durante le riprese di alcuni video” di Baby Gang e dell’amico Simba La Rue. “Ho paura di essere derubato, perché indosso sempre una collana dal valore di più di 200mila euro”, aveva spiegato il trapper dopo l’arresto per giustificare la detenzione della pistola.

Approfondimento
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Ai domiciliari per curarsi
La gip, sostituendo la misura cautelare, dà atto che la difesa del trapper ha prodotto documenti che attestano “lo stato di tossicodipendenza” per assunzione di cannabis e alcol. E che la “Asst della Regione Lombardia” lo ha “preso in carico” per un percorso presso una comunità che si è dichiarata disponibile. Per la Procura, invece, doveva rimanere in carcere, avendo più volte violato la misura di sorveglianza speciale a cui è sottoposto. Secondo la gip, possono bastare il braccialetto elettronico e “stringenti prescrizioni”, perché non sussistono esigenze cautelari “di eccezionale rilevanza” per tenerlo in carcere. E’ “molto giovane”, scrive ancora la giudice, e può seguire quel percorso di cure. Dovrà rispettare le regole, non potrà tenere e usare telefoni e altri dispositivi e di conseguenza i social e potrà vedere solo i familiari e la sua compagna. E se commetterà violazioni, scrive la gip, tornerà in carcere.
Il percorso terapeutico
L’avvocato nell’istanza ha evidenziato “la ferma volontà” del cantante “di intraprendere un percorso terapeutico per guarire dalle proprie patologie” che sono “spinta propulsiva” per gli illeciti. E ha fatto notare che, anche nel caso della sparatoria del 2022 a Milano per cui è stato condannato in via definitiva, lui “non impiegava le armi per ferire gli oppositori”. Il legale segnala pure una “forma di patologica fascinazione per le armi” e spiega che, grazie alle cure, il giovane che rappresenta anche un “simbolo generazionale” potrebbe “abbracciare una nuova dimensione di vita”.
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