Un vaccino sperimentale che stimola il sistema immunitario a colpire le mutazioni del gene KRAS, spesso implicate nello sviluppo di alcuni tumori, apre nuove prospettive per il trattameno di pazienti con cancro al pancreas e al colon-retto. Lo rivelano gli incoraggianti risultati di uno studio americano di fase I, pubblicati di recente sulla rivista Nature Medicine.

Il vaccino, denominato ELI-002 2P, si è rivelato in grado di innescare risposte immunitarie potenti e durature, consentendo di prevenire o ritardare le recidive in alcuni pazienti con neoplasie del colon-retto o del pancreas causate da mutazioni di KRAS.

Efficacia e sicurezza del vaccino

Nello nuovo studio di fase I, progettato dai ricercatori statunitensi per valutare la sicurezza e l’efficacia di un vaccino che agisce sulle mutazioni del gene KRAS (che attivano questo oncogene, portando alla crescita cellulare incontrollata e alla formazione di tumori), sono stati considerati 25 pazienti, dei quali 20 con andenocarcinoma duttale del pancreas, e 5 con tumore del colon-retto.

Tutti i pazienti erano stati sottoposti a intervento chirurgico e mostravano segni di malattia residua minima, ossia tracce del DNA tumorale nel sangue.

Ogni paziente è stato sottoposto a una serie di iniezioni con il vaccino ELI-002 2P, che utilizza una tecnologia particolare che aiuta a trasportare gli antigeni direttamente ai linfonodi, dove vengono attivate le risposte immunitarie. 

Ebbene, dopo un follow-up medio di quasi due anni, si è visto che 21 pazienti su 25 (84%) hanno generato cellule immunitarie specifiche (linfociti T) contro la proteina KRAS, molte delle quali sono rimaste inalterate nel tempo. Inoltre in 6 pazienti (24%, 3 con tumore del pancreas e 3 con cancro del colon-retto), i biomarcatori associati al tumore sono stati completamente eliminati. Infine il 67% dei pazienti testati ha sviluppato risposte immunitarie ad ulteriori mutazioni associate al tumore, suggerendo un potenziale per una più ampia attività antitumorale. 

Le prospettive future

I nuovi dati segnano un importante passo avanti per curare i pazienti con tumori indotti da mutazioni KRAS, in particolare il cancro al pancreas, in cui la recidiva dopo il trattamento standard è quasi scontata e le terapie efficaci sono limitate.

«Questo studio – fanno notare gli autori – dimostra che il vaccino ELI-002 2P può addestrare in modo sicuro ed efficace il sistema immunitario a riconoscere e combattere le mutazioni che causano il cancro. Offre un approccio promettente per generare risposte immunitarie precise e durature senza la complessità o il costo dei vaccini completamente personalizzati».

Il vaccino sperimentato dagli studiosi statunitensi si differenzia infatti da altri vaccini, attualmente in fase di studio per il tumore al pancreas e altre neoplasie, i quali contengono più specie diverse di mRNA che codificano per più neoantigeni (molecole riconosciute come estranee dal sistema immunitario del singolo individuo e tipiche della neoplasia) identificati nel tumore resecato del paziente in base al suo profilo mutazionale. 

I nuovi risultati incoraggianti hanno aperto la strada alla fase II della sperimentazione che verrà condotta su un campione più ampio di partecipanti e con una versione di nuova generazione del vaccino, denominato ELI-002 7P, contro un insieme più ampio di mutazioni KRAS (contenete non 2, ma 7 antigeni peptidici).