La camera da letto della suite Flotentia.Foto courtesy Collegio alle Querce, Auberge Resorts Collection
Un recupero filologico in punta di piedi
Un altro punto di forza del progetto sono le suite al piano terra, alcune delle quali custodiscono affreschi rinascimentali recuperati durante il restauro. “Abbiamo scoperto dei giardini affrescati sotto vecchie tinte. Una sorpresa incredibile. Non potendo (e non volendo) assolutamente toccare le pareti storiche vincolate, abbiamo disegnato letti staccati dal muro, posizionati al centro dei locali, così come gli armadi e i bagni, sempre separati. Abbiamo lavorato intorno agli affreschi, non sopra”. In assenza di dipinti originali, sono stati creati ex novo con lo spirito dell’epoca. Nella zona più moderna dell’edificio, risalente ai primi del Novecento, ArchFlorence ha sdrammatizzato lo stile razionalista con colori, texture e atmosfere più morbide. “Anche nelle suite honeymoon e presidenziali, abbiamo inserito affreschi decorativi che dialogano con l’ambiente circostante”.
Una delle raffinate 83 camere del Collegio alla Querce di Firenze: è il primo hotel di Auberge Resorts Collection ad aprire in Italia.Foto courtesy Collegio alle Querce, Auberge Resorts Collection
Ogni spazio è un’esperienza
Tra gli spazi più riusciti secondo Francesca, ci sono il Bar Bertelli e la Cigar Room, ambienti amati anche dai fiorentini, non solo dagli ospiti. “Volevamo spazi vivi, con un’atmosfera informale ma curata. E poi c’è la cucina a vista Cicchetti, dove un tempo c’era il refettorio della scuola. Lì abbiamo collaborato con Officine Gullo per creare una vera cucina toscana, con cotto e piastrelle recuperate”. Questo ambiente ospita aperitivi, showcooking, Chef’s Table e momenti conviviali che chiudono idealmente il percorso ristorativo iniziato con La Gamella più informale, e il Refettorio, oggi ristorante principale. “Abbiamo anche aperto una parete per ricavare un enorme arco tra la Querce Room e il giardino barocco. Ora si attraversa un salotto all’aperto, tra alberi, sedute di cotto e stemmi fiorentini ritrovati”.