La Puglia ha acquistato un milione di vaccini per arginare il diffondersi dell’influenza. Gli esperti stimano che, tra l’autunno e l’inverno, si registreranno 16 milioni di casi in Italia, e i primi malanni già ci sono. Anche per questo motivo la campagna anti influenzale è stata anticipata all’8 ottobre, si partirà con le persone dai 60 anni di età, adulti con patologie croniche, bambini con età compresa tra i 2 anni e 6 anni compiuti, medici, personale sanitario, anche volontario e tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria, donatori di sangue.
APPROFONDIMENTI
L’assessore
«La Puglia – commenta l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Raffaele Piemontese – è pronta ad avviare la campagna di vaccinazione antinfluenzale: sono arrivate un milione di dosi, è partita la distribuzione alle aziende sanitarie per coprire tutto il territorio. La vaccinazione rappresenta una difesa fondamentale, in particolare per le persone più fragili e per i bambini. Metteremo in campo la rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei dipartimenti di prevenzione delle Asl e delle farmacie, con le quali abbiamo rinnovato l’accordo che già lo scorso anno ha dato ottimi risultati, per raggiungere il maggior numero possibile di cittadini».
Le farmacie
I pugliesi potranno vaccinarsi anche nelle farmacie, grazie ad un accordo siglato ieri tra Regione Puglia, Federfarma Puglia, Assofarm e Consulta regionale degli Ordini dei farmacisti. L’intesa consentirà ai cittadini maggiorenni di ricevere, con oneri a carico della Regione Puglia, la vaccinazione contro l’influenza stagionale in farmacia, che riguarderà in modo particolare gli over 60 non in condizione di fragilità, i caregiver dei soggetti fragili, gli operatori sanitari e le altre categorie professionali cui la vaccinazione è raccomandata come insegnanti, forze dell’ordine e allevatori. Le somministrazioni saranno effettuate esclusivamente da farmacisti abilitati i quali hanno seguito appositi percorsi formativi, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza e di registrazione sul sistema informativo regionale. La Regione ha riservato una dotazione iniziale di 20.000 dosi di vaccino, che saranno somministrate attraverso le farmacie in tutto il territorio pugliese con la previsione, in caso di necessità, di ulteriore fornitura.
«Il rinnovo dell’accordo – sottolinea Luigi D’Ambrosio Lettieri, presidente della Consulta regionale degli Ordini dei Farmacisti di Puglia – conferma il ruolo del farmacista e la funzione della farmacia quale presidio polifunzionale della sanità territoriale che, in coerenza con quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge, consolida la sua funzione di sito vaccinale che, unitamente ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai servizi di prevenzione, concorre ad aumentare la copertura vaccinale e a sensibilizzare la comunità sul valore della prevenzione». «Le farmacie pugliesi – evidenzia Vito Novielli, presidente di Federfarma Puglia – sono pronte a fare la propria parte anche in questa campagna. Grazie ad una distribuzione capillare, garantiscono un servizio comodo, sicuro e vicino alla comunità, contribuendo a raggiungere una più ampia copertura vaccinale». Il dipartimento della Salute sta coordinando la macchina organizzativa: «Abbiamo sempre creduto e continuiamo a credere nel ruolo che le farmacie rivestono nel sistema sanitario – commenta Vito Montanaro, direttore del dipartimento – un ruolo che unisce la professionalità alla vicinanza al cittadino, nell’ottica di una sanità di prossimità che renda sempre più accessibile la prevenzione».
La vaccinazione
Gli esperti rinnovano l’invito a immunizzarsi soprattutto alle categorie a rischio a fronte di un autunno-inverno che si preannuncia particolarmente “pesante”: sono infatti 16 milioni, secondo le ultime stime degli infettivologi, i contagi attesi in Italia a causa dei virus respiratori, mentre le infezioni da virus SarsCoV2 sono in aumento già da alcune settimane. Quanto basta, considerando anche gli altri virus respiratori che saranno in circolazione, a creare una condizione difficile che potrebbe mettere a dura prova i servizi ospedalieri, i pronto soccorso innanzitutto.
