Nell’arena di Affari Tuoi, tra pacchi ballerini, musica da saga fantasy e offerte tritate con nonchalance, è andato in scena l’evento più agricolo dell’anno: l’ascesa televisiva di Giuseppe, agricoltore, economista, e autoproclamato veggente di Montalto di Castro (Viterbo, ma fingiamo sia stato Hogwarts).

Guidato da un ispirato Stefano De Martino, lo show è stato subito introdotto come “la battaglia finale: Veggente contro Dottore”.

Il che fa sembrare tutto molto epico, ma poi si scopre che il veggente in questione non vede il suo futuro e voleva solo recuperare un trattore rubato cinque anni fa. Si sentiva quindi in debito con la sfortuna. Ma alla Dea bendata ha preferito un accomodante Dottore.

Giuseppe, agricoltore per scelta

Sessant’anni, sorriso da zio simpatico e famiglia modello da spot assicurativo, Giuseppe si è presentato con la figlia Giulia, studentessa in ingegneria biomedica. Gli altri due, un dottorando e un dentista, sono rimasti a casa, probabilmente occupati a non credere che il padre stesse davvero cercando la redenzione agricola in prima serata su Rai 1.

Giuseppe sceglie il pacco 13. Perché? Perché il trattore rubato era un “13mila”, ovviamente. Perché nulla dice “scelta razionale” come associare un numero di pacco a un mezzo agricolo rubato nel 2018.

Gennarino, pacchi neri e altri misteri

Giuseppe, da bravo sensitivo, inizia a cercare il famigerato pacco nero usando il metodo scientifico del “Dammi un croccantino”. Coinvolge anche la figlia Giulia, che si aggira per lo studio con aria guardinga. E proprio al pacco 10….il pacco nero da 200.000 euro. Trovato. Subito. Perché i veggenti rurali sono così: o vanno lunghi o vanno dritti.

Herbert Ballerina, nel frattempo, prova a salvare l’onore dello show con battute che galleggiano a metà tra il surreale e il cabaret anni ‘90. Ma Giuseppe va avanti, neanche lo ascolta, tra pacchi da 1 euro e colpi al cuore da 300.000 euro evaporati dal Molise, che, ricordiamolo, esiste solo quando serve a fare danni.

Offerte tritate, balli forzati e il sudore dell’imbarazzo

Il Dottore offre 25.000 euro. Giuseppe risponde come un trattore in discesa: “Giulia, trita”. Un rifiuto secco, deciso, quasi brutale. Come tutta la sua partita. Elimina pacchi come se stesse togliendo le erbacce dal campo. In Puglia spazza via 200 euro. In Umbria trova lo zero. Parte il ballo collettivo. Giuseppe balla. Malvolentieri. Ma balla. E accanto a Herbert Ballerina, sembra quasi coordinato. Quasi.

Il racconto vero di un’Italia spaccata

Poi arriva il momento. Giuseppe si fa serio. Parla del lavoro nei campi, dei figli costretti ad andare all’estero per trovare un lavoro dignitoso, della dignità dell’agricoltura e della fatica come grande maestra. Un racconto purtroppo vero, fin troppo, che coinvolge molti italiani.

E tutto questo mentre nella Liguria trova 100 euro. Simbolismo? Destino? Casualità? A voi la scelta.

Il trattore fantasma e il finale dolceamaro

Quella di oggi non era una puntata, era un film di Antonioni. Alla fine rimangono tre pacchi: 10 euro, 75.000 euro e 200.000 euro. Il Dottore, che sente odore di trattore in arrivo, lancia un’offerta da 50.000 euro. Giuseppe tentenna. Stefano de Martino oggi non era neanche presente praticamente. Giuseppe suda. Ricorda il furto del suo trattore, un 13mila che lo ha lasciato con l’amaro e senza cambio. E poi accetta.

Poco dopo, il pacco 13 viene aperto: dentro c’erano i 200.000 euro. Una visione mancata. Il veggente contadino non aveva previsto sé stesso. Ma alla fine se ne va col sorriso e con un assegno da 50.000 euro, probabilmente da reinvestire in un nuovo trattore, un sistema di videosorveglianza, o una scuola di danza per superare il trauma del ballo collettivo.

Il vero colpo di scena

La morale di questa commedia italiana qual è? Mai fidarsi dei numeri, né dei cani da pacco, né della cabala agricola. Ma se hai figli laureati, una moglie paziente, e una buona scorta di sarcasmo, puoi anche perdere 150.000 euro e uscirne come il re della serata.

Giuseppe non ha vinto tutto. Ma ha ballato, predetto, tritato e alla fine si è portato a casa quasi un trattore. E pure un bel po’ di share.