Molte carte sul tavolo, parecchie cose da dire. Ospite de Il Volatore su Rmc 101, Massimo Marino – già editore di Telesud e oggi socio di minoranza – ha risposto punto per punto alle affermazioni del proprietario Valerio Antonini, che nei giorni scorsi ha annunciato lo spegnimento del canale 87 e una serie di denunce su gestione del personale, conti e condizioni di lavoro.
La vendita e la due diligence
Marino respinge l’idea che Antonini sia stato “ingannato” sul valore dell’azienda:
«È surreale che un imprenditore “planetario” dica di essere stato raggirato da un editore di provincia. La due diligence non l’ha fatta Vulpetti, ma lo studio del commercialista Salvatore Castiglione, professionista stimato e da anni vicino alla società. Se Antonini ritiene ci siano state irregolarità, le contesti nelle sedi opportune.»
Sul contratto di cessione:
«Antonini ha acquistato l’80% e ha pagato. C’è una scrittura privata che gli consente di rilevare il residuo entro due anni per 150 mila euro. Sono previste due penali: 50 mila euro in caso di mio licenziamento entro due anni e 25 mila euro per violazione del patto di riservatezza. A questi si aggiungono stipendi arretrati (ho avviato decreto ingiuntivo), per un’esposizione che complessivamente sfiora i 250 mila euro.»
Marino sostiene inoltre che, nel giudizio sul licenziamento, «il giudice del lavoro ha formulato una proposta di conciliazione di circa 80 mila euro a mio favore», definendo il provvedimento «palesemente illegittimo».
Rai Way e lo spegnimento del segnale
Capitolo chiave: il canale 87 spento.
«Non ci sono “ricatti”. Antonini – dice Marino – non ha pagato Rai Way dal 22 febbraio 2024 ai primi di luglio 2025. Parliamo di centinaia di migliaia di euro di inadempienza. Poi è stato siglato un accordo transattivo con una prima rata da 66 mila euro e il segnale è stato riacceso. Ma i “guasti tecnici” erano chiaramente morosità.»
Sulla scelta di puntare solo sul web:
«È una opzione imprenditoriale. Ma dire che il digitale terrestre non serve è smentito dai numeri e dall’esperienza delle grandi tv regionali. Il web integra, non sostituisce.»
Topi, amianto, molestie: le contestazioni
Antonini ha letto in diretta lettere di dipendenti che parlano di restituzioni in contanti di quote dello stipendio, straordinari non pagati, molestie, topi e tetto in amianto. Marino replica così:
- Amianto: «Esistono certificazioni tecniche (dal 2017 in poi) che attestano l’assenza di rischio di rilascio di fibre e gli interventi sul tetto. La responsabilità è del proprietario dell’immobile, non dell’emittente.»
- Topi: «In 22 anni abbiamo fatto derattizzazioni e sanificazioni ogni volta che serviva. Un “avvistamento” non fa sistema.»
- Molestie: «Falso. Ho un telefono pieno di conversazioni di segno opposto. Se arriveranno denunce, risponderò con querela per calunnia e azione risarcitoria.»
- Restituzioni in contanti: «Un caso citato riguardava il pagamento di hostess per il Premio Saturno: fu una partita di giro in busta paga per ragioni fiscali, su richiesta del dipendente coinvolto, dato che si trattava di sua cognata, e di una sua esplicita richiesta per farla lavorare. Nessuna estorsione.»
“Follow the money”: il nodo economico e i rapporti con il Comune
Per Marino, al centro della crisi c’è il denaro:
«Io ho portato tra ottobre e gennaio circa 170 mila euro di pubblicità e ho chiesto la provvigione (32 mila euro). Antonini prima mi loda (“sei il numero uno”), poi dice che era mio dovere e non mi spetta. Quanto al Comune di Trapani: abbiamo avuto 8 mila euro durante il Covid, piccole cifre da partecipate per campagne e cartelloni. Altro che “fiumi di soldi”.»
Sul Premio Saturno: «È organizzato da un’associazione con bilancio autonomo. L’anno scorso Telesud ha avuto pure un contributo regionale di 25 mila euro dall’assessorato regionale, dopo anni in cui era stato escluso».
L’episodio del 24 gennaio e le denunce incrociate
Marino riferisce di un incontro del 24 gennaio 2025 allo stadio con l’avvocato Schifani e Antonini:
«Mi fece togliere i telefoni, alla presenza dell’avvocato Schifani”. Secondo Marino, Antonini gli avrebbe detto: “O entro le 18 mi dai le quote gratis o lunedì ti denuncio e ti faccio arrestare”. Ho depositato tutto in Procura. Vedranno i magistrati.»
Sulla pioggia di esposti e carte: «Ho presentato anch’io azioni giudiziarie. Il resto lo valuteranno le sedi competenti.»
E adesso?
Marino preannuncia un nuovo progetto editoriale , con integrazione web e social:
«In molti mi hanno cercato. Se nasce un gruppo dove il rischio d’impresa è condiviso, ci sto. Non per “fare contro” Antonini, ma per il territorio.»
Nota per i lettori
Le affermazioni riportate sono dichiarazioni delle parti rese in diretta radio e tramite documenti esibiti in trasmissione. Ogni profilo potenzialmente penale o civile sarà oggetto di verifiche da parte delle autorità. Vale il principio di presunzione d’innocenza.
