Aumento Sprint, Ben Sulayem contrario
Liberty Media e la FIA continuano a viaggiare su due piani diversi e hanno visioni opposte dello sport che governano. L’ennesimo fronte di discussione tra i padroni sportivi e quelli commerciali del pinnacolo del motorismo potrebbe essere l’aumento delle gare Sprint: se Il presidente della F1 Stefano Domenicali ha recentemente ammesso che la direzione è quella di avere più gare da 100 km al sabato, il numero uno federale Mohammed Ben Sulayem frena.
Secondo l’emiratino, l’ampliamento del programma Sprint avrebbe effetti benefici solo sul lato commerciale e non su quello sportivo, e inoltre provocherebbe ulteriore stress al personale che segue la F1.
Le parole di Ben Sulayem
“Dal punto di vista commerciale, capisco la sua posizione. Stefano è un buon amico, ma tengo sempre in considerazione anche il carico di lavoro aggiuntivo per il nostro personale. Viaggia già tanto ed è molto faticoso avere più gare“, queste le parole riferite a Viaplay. “Bisogna anche chiedersi se sia un bene per i team. Ci sono molteplici interessi in gioco. Se ci si concentra solo sul lato sportivo, si incontrano problemi commerciali e viceversa. Entrambi devono essere bilanciati“.
Lo scorso 16 settembre la F1 ha annunciato il programma Sprint per il 2026: le gare brevi si correranno in Cina, Canada, Gran Bretagna, Olanda, Singapore e a Miami. In chiave 2027, tuttavia, potrebbero salire a dieci, se non addirittura a 12.