Il mondo del rugby trevigiano piange oggi, 28 luglio, la scomparsa di Ferdinando Sartorato, storico mediano di mischia originario di Casale sul Sile, protagonista con il Faema Treviso del primo titolo di Campione d’Italia nel 1956, scomparso all’età di 92 anni.
Sartorato ha segnato la storia del rugby veneto e italiano. Una leggenda, un uomo che ha vissuto con passione e coraggio un’epoca pionieristica dello sport, contribuendo con il suo esempio a scrivere pagine indimenticabili della nostra memoria sportiva collettiva. Architetto di professione, Sartorato lascia la figlia Nicoletta e le nipoti Alma e Sol, unite ad amici e parenti tutti. Il presidente Luca Zaia ha ricordato così la figura di Sartorato: «Ferdinando ha reso il rugby una scuola di vita dentro e fuori dal campo. Rugbisti si resta per sempre nel cuore e nell’animo. Sartorato ha incarnato pienamente questo spirito, anche con la scelta di completare gli studi in architettura e portare la sua serietà in altri ambiti professionali oltre allo sport. Oggi perdiamo un campione che ha rappresentato con onore la nostra terra, in Italia e all’estero, anche nell’esperienza al rugby del campionato inglese. La sua storia continuerà a ispirare le giovani generazioni e a ricordarci cosa significa appartenere a una squadra, lottare insieme, non arrendersi mai».
Non rattristriamoci di averlo perso ma ringraziamo di averlo avuto la dedica scelta dai familiari per l’epigrafe di Ferdinando. Il funerale del grande campione sportivo sarà celebrato venerdì 1 agosto, alle 15.30, nella chiesa arcipretale di Casale sul Sile. Giovedì 31 luglio, alle 18, la recita del santo rosario. I familiari chiedono a chi parteciperà alla cerimonia non fiori ma eventuali offerte che saranno devolute ad Advar. Al termine della cerimonia Sartorato sarà tumulato nella tomba di famiglia.