A che stagione siamo arrivati? Non ce lo chiedete, ma non perché dobbiamo tirarci gli anni o vezzi simili, semplicemente perché siamo come il bomber di terza categoria: non lo sappiamo, ma ci siamo. Sì, iniziano nuovi campionati, aumentiamo di peso, perdiamo velocità e lucidità ma siamo lì, senza neppure porci il minimo dubbio. Con nuove mazzate, nuovi insulti, nuove e misteriose sostanze, che in tempo di terre rare non si sa mai, tirate in campo. Senza imbarazzi a mostrarci, anche nei nostri momenti più intimi, senza biglietto e senza direzione come direbbe Pelù, e in fin dei conti va bene così, perché Domeniche Bestiali è l’apoteosi della filosofia di Victor Boniface: la vita è come una scarpa, non puoi bere una mucca perché la terra è carota. Pensateci… se potete.

NON PUOI BERE UNA MUCCA
No, perché probabilmente la mucca non sarebbe neppure troppo d’accordo, un po’ come la teoria dell’uomo che non può discendere dalla scimmia, a meno che non sia una scimmia molto grossa, di Quelo. Però si potrebbero bere acqua e forse, auspichiamo, anche altri liquidi non identificati che invece vengono tirati addosso ad arbitri e assistenti, come nel caso di Montesarchio, Promozione Campana, dove la squadra è stata multata di 600 euro perché (tra le altre cose): “Al 18 del secondo tempo l’AA2 veniva attinto da sputi e lancio di acqua e altri liquidi”.

BALI
Eh sì, a leggerlo con un accento asiatico anche Bury, località inglese, potrebbe essere equivocata. D’altronde è nota la vicenda dei turisti partiti per Bari e ritrovatisi (quasi) a Bali. Ha fatto più o meno lo stesso Lewis White, difensore dello Spalding che avrebbe dovuto giocare contro il Bury Town in un match di Southern Football League inglese. Tuttavia invece di recarsi a Bury St Edmund ha impostato il navigatore sullo stadio del Bury Fc… a 300 chilometri di distanza. Accortosi dell’errore è ripartito riuscendo ad arrivare in tempo per giocare due minuti di partita. La sua squadra ha vinto 2 a 1. Per la prossima gara gli daranno una destinazione sbagliata di almeno 500 chilometri.

FORTUNA
…o magari sfortuna, dipende dai punti di vista. Un rigore calciato sulla traversa farà urlare alla sfortuna i tifosi della squadra che l’ha battuto, alla fortuna i supporters di chi il penalty se l’era visto fischiare contro. E cosa è sinonimo di fortuna? Esattamente! E infatti un tifoso del Wehen Wiesbaden, club tedesco di terza divisione, ha ben pensato di opporre le sue terga all’attaccante del Verl che stava per battere un rigore… facendolo finire proprio sulla traversa.

È STATO LUI!
Quanto sono meravigliosi i tentativi di incolpare qualcun altro per misfatti commessi sui bei campi di provincia? Come nel caso di Andrea Marocchi, allenatore del Rinascita Doccia, club di Seconda Categoria Toscana che: “Al termine del primo tempo rivolgeva al D.G. frase offensiva. Invitato a non rientrare in campo per il proseguo della gara, tentava di attribuire la frase ricevuta dall’arbitro ad altro dirigente. A fine gara, accedeva indebitamente allo spogliatoio richiedendo con insistenza al D.G. di alterare l’accaduto in referto”.