Questa casa mediterranea a Girona è perfetta per salutare gli ultimi giorni d’estate.

L’intenzione di López Rivera Arquitectes nel costruire questa idilliaca casa mediterranea era chiara e ben pensata: chiunque la vedesse doveva immediatamente pensare che fosse sempre stata lì, perfettamente integrata nel paesaggio, come se fosse un’estensione naturale dell’ambiente circostante. Sebbene sia stata progettata ex novo, il suo legame con il sito è così sottile e organico che sembra essere sorto spontaneamente tra gli alberi. L’ambiente, inoltre, non potrebbe essere più privilegiato: la casa si adagia delicatamente su un piano del bacino, circondata da un frondoso bosco di pini mediterranei che digrada verso le acque cristalline dell’insenatura di Aiguablava.

In questa enclave molto speciale vive una famiglia tedesca profondamente innamorata della Costa Brava e dei valori che definiscono i progetti dello studio, caratterizzati da un’architettura che privilegia la facilità d’uso, da interventi discreti che rispettano il contesto naturale e da una chiarezza costruttiva che sottolinea l’onestà dei materiali e delle forme. La casa, più che un oggetto architettonico, diventa così un rifugio sereno e funzionale, in armonia con il paesaggio circostante.

Esterno di una casa mediterranea in pietra bianca con giardino circondata da pini.

La casa è inserita in un idilliaco paesaggio mediterraneo, con una facciata bianca, caratteristica della zona.

© José HeviaUna struttura che si fonde con l’ambiente circostante

Per raggiungere il loro obiettivo, Mónica Rivera ed Emiliano López (studioso di Josep Lluís Sert, l’architetto della “modernità mediterranea”), hanno scelto elementi tipici della zona, come i pavimenti e le piastrelle in terracotta e le lastre di cemento a vista trattate con sabbia sotto pressione, “materiali tradizionali con molta inerzia che portano freschezza e ci collegano con il passato e la memoria”.

La sua volumetria apparentemente “disordinata” contribuisce inoltre a integrare la casa nell’ambiente circostante, sia dal punto di vista funzionale che simbolico: “Un’aggregazione di volumi costruiti con spesse pareti di ceramica e lastre di cemento sabbiato sono concatenati e spostati per cercare le migliori viste, ventilazione, orientamento e adiacenze tra di loro. Gli spostamenti generano incontri inaspettati e arricchiscono la nostra ricerca di luoghi, temperature, angoli e spazi multipli per la fruizione quotidiana”, spiegano i membri dello studio, che uniscono la loro pratica all’insegnamento.