Pecco Bagnaia è tornato a tutti gli effetti. La crisi che lo ha colpito a cavallo della pausa estiva della MotoGP era stata talmente profonda da portare la Dorna ad iniziare ad estrometterlo anche dalle conferenze stampa che il giovedì aprono i weekend di gara. Rivederlo al centro del palco in quella di Mandalika, a pochi giorni dalla bellissima doppietta di Motegi, ha dato il segnale che finalmente il pilota della Ducati possa aver ritrovato la retta via. Una strada che dovrà provare a continuare a percorrere anche in Indonesia anche se, nonostante la vittoria arrivata nel 2023, il tracciato dell’isola di Lombok non gli è mai stata troppo amica.

“Penso di poterlo fare, anche se questa pista non è mai stata semplicissima per me, quindi cercherò di adattarmi”, ha detto Bagnaia quando gli è stato domandato se crede di poter ripartire da dove ha lasciato a Motegi. “Ho già parlato con la squadra per un discorso di set-up e la situazione è che dovremo adattarci. Lo scorso anno ho battagliato tanto con Morbidelli e con Bezzecchi per salire sul podio, anche se ero partito molto lontano. Non mi dispiace come tracciato, quindi voglio divertirmi e vediamo se riusciremo ad essere competitivi fin dall’inizio del fine settimana”.

Del resto, la fiducia nei suoi mezzi non l’aveva mai persa neanche nei momenti peggiori e ora ha trovato anche quella che gli serviva dal punto di vista tecnico: “Come ho detto durante tutta la stagione, io conosco il mio potenziale e sapevo che nel momento in cui avrei ottenuto quello di cui avevo bisogno, sarei tornato competitivo. Mi sono concentrato solo sul mio obiettivo, sapendo che non stavo guidando come ero abituato a fare e questo era un grande limite. Ho dovuto aspettare fino al test di Misano per poter provare qualcosa di diverso sulla moto, e da quel momento in poi sono tornato a guidare meglio, nel mio modo. E’ stato fantastico fare un weekend come quello che ho fatto a Motegi”.

Dopo una doppietta come quella di Motegi, è inevitabile arrivare al fine settimana di gara successivo con altre ambizioni: “Quello che è cambiato principalmente è l’approccio che avrò questo weekend e la fiducia in ciò che posso fare. So che il mio pacchetto adesso mi può dare più potenziale e più performance, quindi non vedo l’ora di cominciare ancora forte. Questo renderà il nostro lavoro un po’ più facile, perché non abbiamo niente da ricercare nello specifico: partiremo con la stessa moto di Motegi e vedremo cosa riusciremo a fare nel corso del weekend. Nelle gare passate abbiamo dovuto capire e sistemare dei problemi e questa volta non dovrebbe essere così”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: MotoGP

La doppietta giapponese ha riacceso anche una piccola speranza di poter riacciuffare il secondo posto nel Mondiale, anche se Alex Marquez lo precede ancora di 66 lunghezze, che sono poco meno di due weekend completi, quindi forse un gap troppo ampio a soli 5 GP dal termine: “Cercherò di fare il miglior risultato possibile, ora il massimo a cui posso ambire è il secondo posto nel Mondiale e ci proverò. Alex fin qui a fatto un lavoro fantastico. Forse nell’ultimo weekend ha fatto un po’ più di fatica rispetto al resto della stagione, ma 66 punti sono tanti. Però proveremo a colmarli”.

In Giappone si è discusso tanto anche del fumo che ha iniziato ad uscire dallo scarico della sua Ducati ad una decina di giri dal termine. La buona notizia è che, oltre ad aver retto fino alla fine della corsa, il motore è salvo e sarà ancora nella sua allocazione: “Credo mi abbiano spiegato bene quello che è successo, ma io non l’ho capito benissimo. Mi hanno detto che il motore è a posto, c’era un piccolo filtro che non stava funzionando al meglio, quindi è arrivato un po’ di fumo. Però non ha reso insicura la situazione. Onestamente, quando ho riguardato le immagini è stato abbastanza spaventoso, ma fortunatamente ho terminato la gara senza penalità. La cosa positiva comunque è che il motore è salvo”.

Infine, il piemontese ha smentito delle voci secondo cui la chiave di volta sarebbe arrivata provando la moto di Franco Morbidelli nei test di Misano, anche se questa volta ha ammesso che il feeling è tornato andando a ritrovare soluzioni che lo avevano aiutato ad essere competitivo anche in passato, confermando quindi di fatto di aver attinto dalla GP24: “Il fatto è che a Misano abbiamo deciso di provare diverse cose che anche in passato mi hanno dato più fiducia e più performance. Non confermo quello che hai detto, ma confermo che il feedback che ho avuto sia arrivato da qualcosa che avevamo già usato in passato, questo sì”.

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