Michele AntonuttiFoto A.Gilardi/ Ciamillo-Castoria

L’ex biancorosso Michele Antonutti è stato uno degli uomini simbolo della promozione della Reggiana Basket in Serie A nella stagione 2011-2012. Grazie alla sua esperienza e all’intuizione dell’allora ds Frosini, il giocatore contribuì a cambiare il destino della squadra, regalando al pubblico reggiano una delle pagine più emozionanti della sua storia sportiva.

Domenica Antonutti tornerà al PalaBigi con la sua Udine, pronta a riaffacciarsi alla Serie A dopo 16 anni di attesa. Un ritorno che per lui rappresenta un cerchio che si chiude.

La nuova vita da dirigente

Oggi Antonutti è brand ambassador dell’Apu Udine, dove si occupa dei rapporti istituzionali con il settore giovanile e con la prima squadra.
«È un ruolo di responsabilità dentro al club in cui sono nato – spiega –. Inoltre sono presidente della commissione tecnica del Coni per il Friuli Venezia Giulia, dove organizziamo eventi con migliaia di giovani. È una grande responsabilità ma anche un orgoglio».

La transizione post-carriera

A differenza di tanti ex giocatori che faticano a trovare un ruolo una volta appese le scarpe al chiodo, Antonutti aveva già pianificato il suo futuro:
«Ho sempre studiato e mi sono preparato: certificazione da mental coach, speech aziendali e formazione in sport management. Tutto ciò che non ho fatto da giocatore, lo sto recuperando ora».

Reggio e Udine: due legami forti

Sul ritorno a Reggio, Antonutti ricorda con emozione:
«Quello che Reggio vive oggi è nato un po’ ai miei tempi. Ha rappresentato la mia fase di crescita, tra coppe e promozione».

E riguardo a Udine:
«È un orgoglio riportare la città in Serie A dopo 16 anni. Il basket in Friuli è uno degli sport più seguiti, ed è anche una responsabilità enorme».

Il ricordo più bello in biancorosso

«Il percorso della promozione – racconta Antonutti –. Ricordo i tifosi in lacrime di gioia, un’emozione unica che resterà per sempre con me. È il ricordo più bello della mia carriera».

La sfida con Reggio: che partita sarà?

Domenica sarà una gara speciale, la prima di campionato:
«Ci sono tante incognite. Reggio arriva dalla BCL ed è più pronta, con un ambiente che ha già vissuto gare ufficiali. Udine invece dovrà testarsi sul campo».

Sulla sua squadra aggiunge:
«Udine non ha cambiato molto: difesa solida e transizione. Hickey, Mvp dell’A2, è il leader e ha grandi motivazioni. Stessa cosa per il gruppo italiano e per coach Vertemati, miglior tecnico dell’A2. Sarà una sfida entusiasmante».