A un passo dalla top-5
Non vi sono state palesi differenze tra la gara Sprint e quella della domenica per Fabio Quartararo, sia in termini di risultati finali che di passo per il #20 della Yamaha. Scattato dalla terza posizione in griglia di partenza, il francese aveva tagliato il traguardo al 5° posto nella prima prova in programma, per poi sfiorare la top-5 nella gara lunga, concludendo in questo caso in sesta piazza.
Il commento sull’assetto
Dopo essersi difeso nelle prime tornate, dal quarto giro ‘El Diablo’ ha iniziato a perdere costantemente posizioni retrocedendo fino al settimo posto. Il campione del mondo 2021 ha guadagnato una piazza soltanto in seguito alla caduta di Bastianini, provando nel finale a recuperare su Raul Fernandez con buoni tempi, senza però riuscire a raggiungere un piazzamento tra i primi cinque: “La mia gara è stata simile a quella di ieri – ha spiegato Quartararo facendo riferimento alla Sprint – i primi cinque giri sono stati complicati per noi. Abbiamo iniziato con un setting completamente diverso che mi piace molto. È stato bello sperimentarlo in gara e provare qualcosa di diverso. Il mio ritmo non era male, soprattutto negli ultimi cinque giri. Sappiamo dove possiamo migliorare, soprattutto quando siamo in gruppo. Stiamo lavorando sodo su questo aspetto”.
Dove migliorare?
Archiviato il GP della Repubblica Ceca, Quartararo potrà godersi ora una pausa estiva fino al prossimo appuntamento in Austria (dal 15 al 17 agosto), in un weekend in cui Alex Rins punterà a migliorare i risultati fin qui ottenuti. In top-10 solo in Germania, lo spagnolo ha chiuso 15° a Brno, nella stessa posizione di partenza in una gara che lo ha visto in lotta Pol Espargaró e Ai Ogura: “Era difficile fare meglio, non in termini di risultati ma di tempi sul giro. È difficile lottare. Se dovessimo concentrarci su una sola cosa da migliorare in questo momento, è la qualifica, in modo da poter partire in modo migliore. Abbiamo bisogno di maggiore costanza in qualifica, e poi la gara è un altro passo. Dobbiamo continuare a lavorare dopo le tre settimane di pausa”.