Rosaria Indaco spiega l’importanza dei vaccini nei bambini per la salute pubblica
La dottoressa Rosaria Indaco, pediatra di Libera Scelta, ha analizzato l’attuale situazione italiana delle coperture vaccinali pediatriche. La precedente legge sull’obbligo aveva portato un netto e positivo aumento delle coperture negli ultimi anni. Tuttavia, la pandemia di Covid-19 ha causato un sensibile calo dell’adesione, generando anche ritardi nelle chiamate dai centri vaccinali. La dottoressa Indaco sottolinea che “Le coperture vaccinali attualmente sono alte nei primi anni di vita, ma non raggiungiamo la copertura ottimale nelle fasce dei bambini dai 5 ai 14 anni“. Esistono ancora importanti differenze tra le regioni, con coperture particolarmente basse registrate al Sud, nelle isole e nella provincia di Bolzano. Includere il vaccino nel bilancio di salute effettuato dal pediatra di famiglia rappresenta sicuramente un atto di prevenzione molto efficace.
Vaccini (Pixabay)
Proteggere i bambini per tutelare la comunità
La vaccinazione dei bambini è un atto preventivo essenziale che si estende alla protezione dei nonni e della comunità intera. I bambini vivono a stretto contatto con gli anziani, i quali spesso si prendono cura di loro quando i genitori lavorano per la maggior parte del giorno. I germi contagiano entrambe le fasce d’età con la stessa incidenza di forme complicate, portando purtroppo anche a casi di mortalità. Per questa ragione fondamentale la dottoressa Indaco ribadisce che “Il vaccino deve essere essere un’opportunità per proteggere la comunità”. È cruciale raccomandare l’antinfluenzale, ma anche l’anticorpo monoclonale per il Virus Respiratorio Sinciziale sin dai primi giorni di vita. Inoltre è molto importante promuovere vaccini come quello per lo pneumococco, che causa molte polmoniti, sepsi e meningiti durante l’autunno-inverno.
Rosaria Indaco, pediatra (foto profilo Fb)
Superare la paura della puntura
Molti bambini e le loro famiglie manifestano grande paura della puntura, rendendo il momento della vaccinazione spesso traumatico per tutti. L’introduzione di metodi di somministrazione alternativi è un grande vantaggio per aumentare l’adesione dei bambini a questo atto medico. Attualmente, il vaccino spray nasale è disponibile solo per l’antinfluenzale ed è erogabile soltanto dopo il compimento dei due anni di vita. La dottoressa Indaco afferma che “I bambini restano sorpresi dal fatto che hanno fatto un vaccino senza aver fatto una puntura”. Il vaccino nasale consiste in una piccolissima quantità di liquido da spruzzare direttamente nel naso, evitando l’uso del tradizionale ago. Questo metodo rappresenta un ottimo strumento per rendere la vaccinazione meno traumatica e più rapida per chi la eroga.
Il vaccino come opportunità di salute
La scienza e la continua evoluzione della tecnologia in ambito vaccinale aiuteranno a superare le difficoltà legate al trauma della puntura. L’importanza della protezione globale offerta dalle vaccinazioni supera largamente le preoccupazioni relative al percepito alto numero di iniezioni. Studiare e sviluppare nuovi metodi, inclusi forse in futuro quelli a cerotto, è la sfida scientifica attuale. La pediatra Rosaria Indaco ha chiarito che, nonostante le percezioni, “Noi stiamo facendo una protezione globale”. È fondamentale che i genitori considerino la vaccinazione dei figli come una preziosa opportunità di prevenzione per la salute della comunità. Le indicazioni fornite dalla pediatra sono essenziali per sensibilizzare le famiglie sull’importanza di non ritardare l’appuntamento vaccinale.
Intervista a cura di Simona De Francisci
La Strambata del 01-10-2025
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