Il collettivo marocchino GenZ 212, nato di recente, ha organizzato il 2 ottobre nuove “manifestazioni pacifiche” per chiedere migliori servizi sanitari e scolastici, all’indomani di una notte di violenze che ha causato due morti.

Gli scontri del 1 ottobre sono stati i più gravi dal 27 settembre, il giorno che ha segnato l’inizio del movimento di protesta ispirato dal collettivo, che ha più di 150mila sostenitori sulla sua pagina Discord, una piattaforma di gaming, e che si definisce un gruppo di “giovani liberi” senza affiliazione politica.

Durante le manifestazioni i sostenitori di GenZ 212 (il numero è il prefisso telefonico del Marocco) scandiscono slogan come “Non vogliamo i mondiali di calcio ma l’assistenza sanitaria” e “il popolo vuole la sanità e l’istruzione”.

Il regno, che ospiterà i mondiali di calcio del 2030 insieme alla Spagna e al Portogallo, e tra dicembre e gennaio la coppa d’Africa, ha avviato negli ultimi anni grandi progetti infrastrutturali: costruzione di nuovi stadi, ampliamento della rete ferroviaria ad alta velocità e modernizzazione degli aeroporti.

Una prima mobilitazione si era verificata a metà settembre ad Agadir dopo la morte di otto donne incinte all’ospedale pubblico locale.

Il 2 ottobre, per il sesto giorno consecutivo, GenZ 212 ha indetto manifestazioni pacifiche in tredici città.

La sera del 1 ottobre due persone sono state uccise dalla polizia in risposta a un attacco armato contro le forze di sicurezza a Lqliaâ, vicino ad Agadir, hanno riferito le autorità locali.

“Gli assalitori volevano impadronirsi di munizioni e armi”, hanno aggiunto.

Atti di vandalismo sono stati segnalati anche in altre località, tra cui Sidi Bibi, vicino ad Agadir, e Salé.

Il collettivo GenZ 212 ha precisato di non essere coinvolto in alcun modo nelle violenze.

“Spazio di discussione”

Composto da giovani nati tra la fine degli anni novanta e il 2010, il collettivo si definisce “uno spazio di discussione su questioni come la sanità, l’istruzione e la lotta alla corruzione”.

Il 1 ottobre, per la prima volta, il governo ha autorizzato le manifestazioni. Le principali si sono svolte a Casablanca, Tangeri e Tétouan.

Nei giorni precedenti centinaia di manifestanti erano stati arrestati.

“Possiamo garantire all’opinione pubblica e alle autorità che le nostre manifestazioni saranno sempre pacifiche”, ha affermato il 2 ottobre GenZ 212, ribadendo “il rifiuto di qualunque forma di violenza o vandalismo”.