La norma voluta dall’Unione Ciclistica Internazionale, che lega la presenza delle squadre Professional in un Grande Giro della stagione 2026 all’entrare fra le migliori 30 formazioni della classifica mondiale dell’anno precedente, sta infiammando il finale di 2025, soprattutto per le tre realtà italiane di categoria. Polti VisitMalta, Solution Tech-Vini Fantini e Vf Group Bardiani-Csf-Faizanè sono infatti pericolosamente vicine alla soglia e, con il fatto che mancano ormai poche gare alla fine della stagione, servono punti per mettersi al riparo e per garantirsi almeno la possibilità di essere invitate al Giro d’Italia 2026.

Possibilità, comunque, ma non certezze, dato che gli inviti a disposizione degli organizzatori sono solo due, a seguito di un’ulteriore norma promossa dall’UCI, ovvero quella che garantisce la presenza, a scanso di espresso rifiuto, alle tre migliori squadre Professional della stagione precedente. Caratteristica, questa, che le tre italiane non riusciranno a maturare, per via del grande distacco rispetto alle pari categoria meglio piazzate nella classifica 2025.

Tutto per stare fra le prime 30, quindi, riuscendo magari a spingere fuori una delle altre due, che a questo punto è una vera e propria diretta rivale. Così, Polti VisitMalta (al momento 29esima), Vf Group Bardiani-Csf-Faizanè (30esima) e Solution Tech-Vini Fantini (31esima) stanno cercando di raggranellare punti in ogni angolo del mondo, Malesia compresa, dato che tutte e tre si stanno impegnando al Tour de Langkawi 2025 attualmente in corso.

“Ma a dirla tutta non siamo qui per vincere – le parole di Jesús Hernández, direttore sportivo della Polti VisitMalta raccolte da WielerFlits – Siamo qui per i punti UCI e stiamo cercando di ottenere il massimo risultato possibile con il maggior numero di corridori possibile. Se  non facciamo punti ogni giorno, è una delusione. I dirigenti ci hanno detto che stare fra le prime 30 è una questione di sopravvivenza. Non andare al Giro potrebbe anche voler dire la fine della squadra. I nostri capi sono sempre lì a guardare i numeri. Penso si possa immaginare in che stato d’animo ci troviamo. C’è troppa pressione, ma noi tecnici non vogliamo caricarla sulle spalle dei corridori”.

Mirko Rossato, direttore sportivo della Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè, sottolinea che “anche se entriamo fra le prime 30, poi non siamo neanche sicuri di essere invitati. La nostra squadra però può vantare una storia lunga 40 anni legata al Giro. Se non potremo essere al prossimo, sarebbe una cosa negativa anche per gli affezionati tifosi. Noi, comunque, fortunatamente abbiamo un futuro solido, dato che i nostri sponsor saranno con noi fino alla stagione 2027 compresa“.

La Solution Tech-Vini Fantini è, al momento, la squadra che rimarrebbe fuori dal “taglio”, ma potrebbe bastare un risultato di spessore in una delle prossime corse per cambiare la situazione: “Non siamo lontani, ma di sicuro possiamo dire che abbiamo corso troppo quest’anno per essere in questa situazione – il commento del direttore sportivo Filippo Fuochi – A volte eravamo in tre gare diverse nello stesso momento e quando devi fare punti devi pensare a finire la corsa con più corridori che puoi. Stiamo provando a gestire la cosa, ma non è per niente facile sotto questa pressione”.

Fuochi aggiunge che “essere al Giro d’Italia è in pratica la ragione per cui la squadra esiste, vista l’importanza che ha la Corsa Rosa per i nostri sponsor. Solo lì possono avere una vetrina visibile in tutta Italia. Se, come quest’anno, non saremo al Giro 2026, ci sarà un ritorno molto minore per i loro investimenti e quello sarebbe un problema. È così anche per le altre squadre; a volte ci scherziamo fra di noi, ma credo che nessuno dica apertamente come la pensi…”.