Il centrocampista francese, arrivato in estate dal Lens, ha esordito subito col Torino alla prima giornata ma poi è sparito dai radar

Il centrocampista Andy Diouf, arrivato in estate dal Lens, ha esordito subito col Torino alla prima giornata ma poi è sparito dai radar. Chivu lo ha utilizzato solo per 11′ contro i granata, poi non lo ha più inserito.

“Diouf vive dentro un tempo che pare curiosamente girare all’incontrario. E’ sbarcato ad Appiano ad agosto inoltrato, con l’etichetta di acquisto più costoso del mercato nerazzurro appicciata sulla valigia — 25 milioni bonus compresi —, ha subito assaggiato l’Inter e San Siro ma poi si è fermato lì, a quello spicchio di partita contro il Torino.

Da allora in avanti solo panchine, mentre Chivu ruotava e tutti gli altri centrocampisti sfilavano davanti a Diouf. Istituzioni alla Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan, certo, ma anche l’altro nuovo arrivato Sucic e poi ancora Frattesi e Zielinski, titolare a sorpresa l’altra sera contro lo Slavia Praga”, sottolinea La Gazzetta dello Sport.

“Dopo il successo sui cechi, Chivu si è soffermato sui cambi fatti e su quelli mancati proprio a centrocampo, spiegando che l’ingresso dalla panchina di Barella per Zielinski era stato dettato dalle condizioni non ottimali di Frattesi.

«Davide non stava bene, era il mio cambio al posto di Zielinski, ma mi ha detto lui stesso che aveva problemi di stomaco già da Cagliari». Tre nomi per un posto, quindi, ma con Diouf ancora una volta escluso dalla short list del tecnico.

E allora, per capire i motivi di questa posizione in fondo alle gerarchie, può essere utile pesare tempi e modi di inserimento del francese in un reparto rodato da anni di esperienza. A differenza di Sucic che ha cominciato a lavorare con i nuovi compagni già a giugno, durante il Mondiale per club americano, Diouf è stato l’ultimo centrocampista ad essersi aggregato alla truppa e in questi primi tempi sta probabilmente pagando il ritardo”.

“Anche perché, a sentire Chivu, il profilo dell’ex Lens è perfettamente compatibile con quel 3-5-2 che alla fine è rimasto la specialità della casa:

«Andy è più una mezzala, anche se ha una predisposizione a giocare come mediano in un centrocampo a due — ha spiegato qualche tempo fa il tecnico romeno, che al debutto col Torino lo aveva buttato nella mischia da trequartista —. Da play invece non ho ancora avuto l’occasione di testarlo. Le partite che abbiamo giocato finora non ci hanno permesso di fare un certo tipo di cambio, ma arriverà anche il suo momento».

Già, da mezzala si era fatto notare ai tempi del Basilea, con un gran gol alla Fiorentina in Conference League, e da mediano ha segnato in nerazzurro contro il Padova, in un test ad Appiano durante la sosta di settembre. Dopodomani a San Siro, invece, arriverà la Cremonese e l’Inter si presenterà all’appuntamento rigenerata da quattro successi consecutivi. L’ultimo sabato prima della sosta sembra disegnato apposta per Diouf, e a Chivu il coraggio con i giovani di certo non manca. Sarà la volta buona?”, spiega Gazzetta.