Vista la missione 5 del PNRR che prevede l’attuazione di 1288 ” Case della Comunità”, di cui 80 ubicate nel territorio della regione Toscana da realizzare entro il 2026 con risorse pari a due miliardi di euro, su un bilancio pari a 15,63 miliardi per la Missione Salute.
Precisato che la CdC promuove un modello di intervento integrato e multidisciplinare, che prevede un’organizzazione centrata sull’azione d’équipe di Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti Ambulatoriali Interni Infermieri di Famiglia e Comunità, altri professionisti della salute;
Precisato altresì che l’obiettivo dello sviluppo delle CdC è quello di garantire in modo coordinato:
– l’accesso unitario e integrato all’assistenza sanitaria e sociosanitaria a rilevanza sanitaria in un luogo ben identificabile;
– la risposta e la garanzia di accesso unitario ai servizi sanitari, attraverso le funzioni di assistenza al pubblico e di supporto amministrativo-organizzativo ai pazienti svolte dal Punto Unico di Accesso (PUA);
– la prevenzione e la promozione della salute anche attraverso interventi realizzati dall’equipe sanitaria con il coordinamento del Dipartimento di Prevenzione e Sanità Pubblica aziendale;
– la promozione e tutela della salute dei minori e della donna;
– la presa in carico della cronicità e fragilità secondo il modello della sanità di iniziativa;
– la valutazione del bisogno della persona e l’accompagnamento alla risposta più appropriata;
– la risposta alla domanda di salute della popolazione e la garanzia della continuità
dell’assistenza anche attraverso il coordinamento con i servizi sanitari territoriali;
– l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari, che prevedono l’integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali;
– la partecipazione della comunità locale, delle associazioni di cittadini, dei pazienti, dei caregiver;
Visto che la Regione ha impegnato le aziende USL della Toscana a presentare entro il 15 febbraio 2024 un piano di implementazione del modello della Casa della Comunità sul proprio territorio secondo gli standard previsti dal DM 77/2022, indicando per le strutture previste il livello nella rete (hub o spoke), le relative fonti di finanziamento e i tempi previsti di attivazione;
Vista la delibera 631 della Giunta Regionale della Toscana, approvata il 27 maggio 2024, che ha approvato i piani di sviluppo del modello della Casa di Comunità sul territorio delle aziende USL della Toscana presentati dalle singole ASL
Precisato che, come previsto dalla DGR 38/2024, successivamente all’approvazione dei piani di sviluppo citati, le aziende USL possono presentare alla Direzione Sanità, Welfare e coesione sociale domanda di validazione delle singole strutture ivi previste, specificando i servizi obbligatori ex DM 77/2022 già attivi al momento della domanda e quelli di futura attivazione, attraverso il modello di valutazione sulla sussistenza dei requisiti reso disponibile dal competente settore della Giunta;
Considerato che, come apparso sulla stampa secondo l’Agenas delle 76 case di Comunità programmate dal Contratto istituzionale di sviluppo, 23 hanno già attivato alcuni servizi ( delle quali solo 7 hanni i servizi fondamentali attivi) , ma le altre sono da realizzare ex novo;
Considerate le dichiarazione del Presidente emerito della SIMG Cricelli secondo cui pur avendo risorse per realizzare le strutture manca qualsiasi prospettiva di potenziamento del personale sociale e sanitario tanto da affermare” abbiamo comprato la casa ma non abbiamo i soldi per acquistare i mobili”
Visto l’avvio, nel febbraio 23 della prima Casa della Salute della Zona Pisa che ha coinvolto circa 25 medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, operatori amministrativi e sanitari del distretto socio sanitario di via Garibaldi (infermieri, OSS, assistenti sociali, amministrativi, specialisti ambulatoriali).
Viste le dichiarazioni della dott.ssa Casani apparse sulla stampa in occasione dell’inaugurazione della Casa della Salute in via Garibaldi secondo cui: “Ora, i cittadini pisani potranno contare su una struttura polivalente, un punto di riferimento per ogni bisogno di salute e di cura. Inoltre, grazie alla collaborazione con le diverse istituzioni, con la medicina generale, gli infermieri, i diversi specialisti, il servizio sociale e amministrativo, saranno attivati team multidisciplinari che opereranno per assicurare, prevenzione e promozione della salute della comunità, percorsi di presa in carico della cronicità e complessità, percorsi di integrazione sociosanitaria”
Visto che nella struttura citata era prevista, seguendo un “approccio anticipatorio e preventivo” l’attuazione del programma “dove si prescrive si prenota” grazie alla presenza di medici di medicina generale e personale amministrativo, l’avvio di progetti specifici di educazione sanitaria relativi ad alcune patologie croniche come BPCO (Bronco pneumopatia cronica ostruttiva) ed asma, gli interventi di valutazione, gestione e prevenzione delle malattie dismetaboliche (diabete ecc) e cardiovascolari in soggetti a rischio, le attività di counseling sugli stili di vita
Visto che la Casa della Salute di via Garibaldi sarebbe in corso di evoluzione in Casa di Comunità Hub di Via Garibaldi grazie all’ investimento di 1.500.000 euro
Viste le opere strutturali di efficientamento e ammodernamento della Casa della Salute effettuati nel mese di novembre 2024 che ha comportato una diversa dislocazione dei servizi al pubblico di via Garibaldi finalizzati alla realizzazione della Casa di Comunità
Visto l’annuncio della realizzazione della Casa di Comunità, presso il litorale pisano per realizzare entro un anno un polo socio-sanitario che garantirà numerosi servizi ai cittadini
Visto che secondo le dichiarazioni apparse sulla stampa, nascerà da un intervento di riqualificazione e ampliamento dell’attuale distretto di via Andò, prevedendo un investimento di circa 900mila euro finanziato dall’Asl Toscana nord ovest con risorse provenienti dal PNRR e il supporto della SdS Pisana e del Comune di Pisa.
Visto che l’amministrazione ha comunicato che durante l’esecuzione dei lavori gli attuali servizi rimarranno attivi grazie alla realizzazione di una struttura mobile che consentirà di accogliere tutte le prestazioni che vengono erogate attualmente (guardia medica, guardia turistica, Cup, punto prelievi e gli ambulatori ginecologico e pediatrico).
Si chiede al Sindaco e alla Giunta di riferire in Consiglio Comunale
lo stato dell’arte della realizzazione della Casa di Comunità hub di via Garibaldi e di quella spoke di Marina di Pisa precisando
– organizzazione delle equipe di lavoro, tipologia e quantità di personale dedicato
– servizi previsti, percorsi di cura e definizione percorsi assistenziali
– orari di apertura e accessibilità
– iniziative rivolte al coinvolgimento e alla partecipazione della comunità
– iniziative di promozione della salute e di prevenzione
Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista
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