Il raduno e il corteo, da piazzale Loreto al Duomo. Oltre 20mila persone sono scese in piazza a Milano per la manifestazione organizzata nella serata di giovedì 2 ottobre, mobilitazione per Gaza e la Flotilla che è stata bloccata da Israele mentre navigava in acque internazionali.
Intorno alle 19 i manifestanti – partiti in circa tremila e cresciuti fino a superare le 20mila persone – hanno lasciato piazzale Loreto imboccando viale Abruzzi. Da lì il corteo ha proseguito lungo viale Regina Giovanna, attraversando Porta Venezia, San Babila e corso Matteotti, per poi raggiungere piazza della Scala e infine piazza Duomo. La manifestazione si è svolta senza registrare momenti di tensione.
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Polizia e forze dell’ordine erano pronte a intervenire in caso di necessità, con dispositivi di sicurezza attivati nelle aree considerate più sensibili. Massima l’attenzione sul Consolato americano: lo scorso 22 settembre i manifestanti si erano infatti diretti verso la sede diplomatica statunitense a Milano, incendiando bandiere israeliane e americane in segno di protesta contro l’operato del governo. Quel giorno gli scontri erano poi scoppiati al termine del corteo, quando alcuni attivisti avevano tentato di bloccare la stazione Centrale.
Traffico paralizzato, automobilisti solidali
I manifestanti, percorrendo le strade della città, hanno incontrato alcune volte il favore, altre volte le proteste dei cittadini in case e strade.
In viale Abruzzi, zona Città Studi, alcuni automobilisti bloccati nel traffico hanno lanciato improperi contro il corteo, scatenando la rabbia dei manifestanti. In viale Regina Giovanna, quartiere Porta Venezia, altri automobilisti, ugualmente bloccati in un ingorgo, hanno suonato i clacson plaudendo e dando il ‘cinque’ ad alcuni giovani manifestanti.
In corso Venezia, infine, in piena zona ztl, un residente ha lanciato delle uova dalla finestra del suo appartamento, senza tuttavia reazioni o ripercussioni.
“Bloccheremo l’economia italiana”
I manifestanti, rilanciando lo sciopero generale di domani venerdì 3 ottobre, hanno spiegando che “ieri Israele ha calpestato il diritto internazionale nell’assenza delle nostre istituzioni. Tajani ha detto che il diritto internazionale è importante, ma fino a un certo, ma fino a che punto? Fino ai sequestri? Fino ai bombardamenti su ospedali e centri di distribuzione del cibo? Fino al genocidio? Non siamo più disposti a fare compromessi. Se le istituzioni non rispondono bloccheremo l’economia”.
Chi ha indetto la manifestazione
La manifestazione di questa sera è stata annunciata sulle pagine social dei centri sociali milanesi. Sono presenti realtà studentesche, dei centri sociali ma anche numerosi cittadini. Un altro corteo, invece, è previsto per la giornata di venerdì alle 9 da Porta Venezia.
Nella serata di mercoledì, poche ore dopo il blocco della Flotilla, circa 5mila persone hanno sfilato per le strade di Milano bloccando la stazione di Cadorna.
Devolvere un’ora di lavoro per Gaza
La Cisl di Milano ha invitato le lavoratrici e i lavoratori a devolvere un’ora del proprio stipendio alla Croce Rossa Italiana a sostegno della popolazione di Gaza.
“Abbiamo invitato i dipendenti e i collaboratori della Cisl milanese e delle nostre categorie sindacali a donare un’ora di stipendio, almeno per i prossimi tre mesi, a sostegno della popolazione di Gaza. E abbiamo chiesto ai nostri delegati di coinvolgere in questa iniziativa anche i lavoratori e le lavoratrici nelle aziende. È un gesto poco più che simbolico, ma insieme concreto: non si può rimanere indifferenti all’orrore”.
Le somme raccolte a Milano confluiranno nella raccolta fondi promossa dalla Cisl a livello nazionale e intitolata ‘Sos Gaza’. Tutto verrà devoluto alla Croce Rossa Italiana, che provvederà ad utilizzare le risorse per le sue iniziative umanitarie in Palestina.