Casette per uccellini d’autore: il progetto benefico in sta da Christie’s.
Sono casette per uccellini decisamente insolite, sono micro architetture disegnate dal gotha della progettazione mondiale: parliamo di Lord Norman Foster, Renzo Piano, David Chipperfield, Grafton Architects, Kazuyo Sejima, Lina Ghothmeh, Jacques Herzog, Frida Escobedo, Farshid Moussavi e Sou Fujimoto per il progetto benefico Architects for the Birds lanciato dallo stesso Norman Foster con Marie Donnelly, che andrà in asta da Christie’s in occasione della Frieze Week.

La Bird Station di Frida Escobedo.Foto Christie’s Images LTD. 2025
La “buona” idea di Norman Foster
Lord Foster of Thames Bank O.M. (questo il titolo del prestigioso architetto) ha lanciato a nove dei suoi più illustri colleghi in tutto il mondo questa divertente e importante sfida, progettare casette per gli uccellini per una buona causa, la raccolta fondi a favore della Tessa Jowell Foundation di Londra, che si occupa del sostegno alla ricerca e alle cure dei malati di tumore al cervello, tipologia più ferquente negli under 40. Il brief era aperto e ciascuno dei progettisti ha risposto in libertà, con pezzi unici, in ogni senso. «La biodiversità è essenziale per i processi che aiutano tutta la vita sulla Terra, inclusi gli umani. Come membri di un ecosistema, gli uccelli hanno diversi ruoli, tra cui l’essere predatori, impollinatori, spazzini, distributori di semi, raccoglitori di semi e ingegneri di ecosistemi», ha commentato Norman Foster, spiegando come l’idea di casette per gli uccelli siano venuta da una ricerca della Norwegian University of Life Sciences (NMBU) che dimostra come vivere in un ambiente minimalista, ma aggiungendo una casetta per uccelli, aiuta a vivere meglio, creando un legame più stretto con la natura che aiuta la salute fisica e mentale umana. «In altre parole, ci sono buone ragioni ambientaliste per incoraggiare il design di strutture per uccelli, al di là del puro piacere di avere la compagnia dei nostri amici pennuti. Questa connessione con la natura, meglio chiamata di recente “biofilia”, è utile al nostro benessere psico-fisico. Non c’è altra migliore motivazione scatenante che quella di aiutare la Tessa Jowell Foundation», conclude Foster.