A cura della FLC CGIL Palermo

La FLC CGIL Palermo torna a denunciare pubblicamente la gravissima situazione di disservizio che si sta consumando a danno degli alunni più fragili e delle loro famiglie.

Il sindacato ha raccolto l’Sos lanciato dai dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi Lombardo Radice, Caponnetto, De Amicis–Da Vinci, Rita Levi Montalcini, Florio San Lorenzo, Boccadifalco Tomasi di Lampedusa, Manzoni–Impastato, Verdi e di numerosi altri istituti del territorio cittadino e provinciale.

Le denunce riguardano in particolare l’assenza del personale specializzato di assistenza all’autonomia e alla comunicazione; l’assenza del personale addetto all’assistenza igienico–sanitaria necessario per garantire la frequenza scolastica agli alunni con disabilità gravissima; deficit di collaboratori scolastici.

Il 7 ottobre alle ore 11 la FLC CGIL è stata convocata alla riunione della V commissione all’Ars: l’audizione riguarderà lo stato dei servizi.

“Per quanto riguarda l’assenza degli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, che riguarda solo gli istituti comprensivi della città di Palermo, l’amministrazione – spiega Cirino – ha fatto riferimento ad un ricorso pendente di 25 operatori la cui sentenza è attesa per il 10 ottobre. Ma non comprendiamo comunque il ritardo della partenza del servizio, se non dovuto a problematiche di gestione del personale che da quest’anno, finalmente e giustamente, saranno totalmente a carico dell’ente locale”.

Per l’assistenza specialistica igienico sanitaria, invece, il problema nasce, per la città di Palermo, dalla riduzione del personale comunale, che prima espletava il proprio servizio presso le istituzioni scolastiche e che adesso è rientrato nelle sedi comunali. E dalla cessazione del servizio di assistenza igienico personale, prima affidato alle cooperative, che provvedevano con personale specializzato.

“In generale, comunque, per Palermo e provincia, il termine di tale servizio, dovuto o a problematiche di natura economica degli enti locali o ad un rimpallo di competenze tra stato e comuni, sta generando un vuoto e un disservizio – prosegue Cirino – La carenza di personale statale lamentato dai dirigenti scolastici, l’assenza di un contingente specifico per la nuova figura di Operatore Scolastico, prevista a partire dal 2026 nel nuovo CCNL, e la cessazione da parte degli enti locali del servizio specialistico di assistenza, da anni affidato al personale specializzato delle cooperative, genera gravi lacune e difficoltà per le istituzioni scolastiche, sia per garantire l’assistenza di base non specialistica agli alunni con disabilità attraverso il personale ATA con profilo di collaboratore scolastico sia per le situazioni da seguire attraverso un’assistenza specialistica”.

Gli appelli lanciati dalla FLC CGIL, dai dirigenti scolastici e dalle famiglie, e non ultimo da esponenti politici, sono finora caduti nel vuoto, tra rimpalli di competenze e silenzi istituzionali. “A farne le spese sono le famiglie, che si trovano costrette a sopperire in prima persona, mentre le scuole, con enormi difficoltà, cercano di supplire a funzioni che non riescono nei fatti a espletare fino in fondo. Questa condizione rappresenta una palese violazione del diritto allo studio e all’inclusione sancito dalla Costituzione oltre ad arrecare un danno gravissimo agli studenti più fragili”.

L’FLC CGIL Palermo chiede un intervento immediato delle istituzioni competenti, un tavolo tecnico, tra dirigenti scolastici, assessore al ramo dei comuni interessati e responsabile della città metropolitana, oltre ai referenti, in assenza del direttore generale da nominare, dell’Usr Sicilia e degli ambiti territoriali di riferimento.

“Non si può più tollerare – conclude Cirino – che i diritti fondamentali dei bambini e delle loro famiglie vengano ignorati. Invieremo pertanto una nota ufficiale alla prefettura e agli organi preposti”.