Sulla scorta di alcune evidenze scientifiche e con l’obiettivo di promuovere attività fisica, dieta sana e stili di vita corretti, l’Asp di Messina ha realizzato un progetto sperimentale denominato “Mettiamo la terza…età in movimento”.
Il progetto è stato presentato nella sala conferenze dell’Asp a Palazzo Geraci dai componenti della Direzione strategica dell’Asp di Messina e dal dott. Francesco Caronzolo, direttore f.f. della struttura complessa geriatria – lungodegenza del presidio ospedaliero Patti.
“Il progetto – spiega Caronzolo – sarà diffuso in tutta la provincia e si avvale di un approccio multimodale per raggiungere e sensibilizzare quanta più popolazione possibile. In particolare utilizza: spot di promozione della salute sui media locali e sui social, pillole di contenuti dedicati sul sito web aziendale e sui social, brochure da diffondere sul territorio, locandine nelle palestre ospedaliere e incontri con le scuole delle città più popolose della provincia”.
“La necessità di promuovere stili di vita corretti passa attraverso contenuti scientifici resi semplici e fruibili, condivisi con le istituzioni locali e diffusi grazie ai giovani, coinvolti come veicoli di comunicazione verso i nonni” – aggiunge Caronzolo. Il 2 ottobre, giornata nazionale dedicata ai nonni, è stato infatti un momento cruciale di lancio del progetto, con il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado.
“Prevenire le malattie e mantenere l’efficienza fisica è possibile. Invecchiare bene è una scelta da cui dipende la nostra qualità della vita e il futuro del Sistema Sanitario Nazionale” – sottolinea Caronzolo, che richiama anche la sfida demografica -. Il progressivo invecchiamento della popolazione, soprattutto al Sud e in particolare a Messina, impone un cambio di paradigma culturale. La sanità deve orientarsi non solo alla cura, ma alla prevenzione della fragilità dell’anziano e alla corretta gestione della malattia per preservare autonomia e indipendenza”.
La Direzione strategica dell’Asp di Messina – composta dal direttore generale Giuseppe Cuccì, dal direttore amministrativo Giancarlo Niutta e dal direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi – ha ribadito: “Dal punto di vista sanitario, l’attività fisica adattata e la corretta alimentazione sono strumenti potenti per ridurre sarcopenia, rischio di cadute, complicanze cardiovascolari e metaboliche. Il progetto prevede percorsi graduali e sicuri, con il coinvolgimento di équipe multidisciplinari e dei medici di medicina generale. L’obiettivo è favorire un invecchiamento attivo e autonomo, migliorando qualità della vita e benessere psicofisico”.